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Inondazioni in Germania: il vescovo di Münster sull'impegno per l'ambiente

Inondazioni in Germania: il vescovo di Münster sull'impegno per l'ambiente

MÜNSTER-ADISTA. Per il vescovo di Münster, mons. Rolf Lohmann, da sempre impegnato sui temi ambientali, gli eventi meteorologici estremi che hanno recentemente colpito la Germania sono senza dubbio un «segno di un cambiamento nel clima e nell'ambiente». La protezione del clima, ha detto in un'intervista all'agenzia cattolica KNA (24/7), «non dovrebbe più continuare a essere il semplice annuncio di obiettivi politici». «Attualmente stiamo notando in tutto il mondo che il clima sta cambiando radicalmente. In Germania, ad esempio, negli ultimi anni abbiamo dovuto fare i conti con il caldo e la siccità. L'incomprensibile catastrofe delle forti piogge e delle inondazioni, che attualmente colpisce in modo così distruttivo molte regioni del nostro Paese, ne è un'altra espressione», ma tra le principali sfide ecologiche figurano, ad esempio, la minaccia per l'acqua pulita, i suoli fertili e la biodiversità. Ciò di cui la gente ha disperatamente bisogno ora in Germania, ha detto, è l'aiuto finanziario: «Caritas international, l'organizzazione di soccorso in caso di calamità della Chiesa cattolica in Germania, sta già aiutando a livello locale attraverso le associazioni regionali e ha lanciato un invito a fare donazioni».

Oltre agli aiuti emergenziali, però, ha continuato il vescovo di Münster, «la salvaguardia della creazione è anche una sfida che noi, come società, dobbiamo superare insieme e in modo completo», e in questa prospettiva sono necessarie ulteriori misure per proteggersi dalle inondazioni e una risposta rapida ed efficiente al cambiamento climatico. Ciò dipende dalle misure politiche, ma anche dal sostegno individuale e dalla responsabilità di tutti noi. Metto in guardia contro la compensazione delle singole misure l'una contro l'altra o contro i gruppi sociali. Questo potrebbe dividere la nostra società e fare un cattivo servizio all'obiettivo reale».

Per quanto riguarda la giustizia globale e intergenerazionale, «abbiamo un dovere morale e una responsabilità. Sono nessarie misure efficaci contro il cambiamento climatico e per preservare l'ambiente, rapide e durature. Non deve più essere un semplice annuncio di obiettivi politici. Se non agiamo con decisione ora, sarà troppo tardi. A breve termine, tuttavia, è altrettanto importante mettere a punto un pacchetto di misure concrete per porre rimedio alle emergenze nelle regioni colpite dall'alluvione, come spesso si sta già facendo a livello federale, statale e locale».

Anche nella vita personale si può e si deve fare molto, ha affermato Lohmann: «Nell'enciclica ambientale e sociale "Laudato si'" di Papa Francesco, un'idea fondamentale è che l'ecologia e le questioni sociali sono due facce della stessa medaglia: la protezione del clima vale la pena perché evita danni alle persone e all'intero creato, all'economia e alla società. Nell'attuare le misure di protezione del clima, occorre prestare sufficiente attenzione alla compensazione sociale. Nel complesso, Papa Francesco ci invita ad allineare le nostre vite e le nostre economie al principio di sostenibilità. Una componente essenziale di ciò è, ad esempio, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Anche la Chiesa si considera esplicitamente coinvolta in questa responsabilità». Per questo, nel 2018 la Conferenza episcopale tedesca ha presentato dieci "Raccomandazioni d'azione sull'ecologia e lo sviluppo sostenibile per le diocesi tedesche": «Vogliamo dare l'esempio operando in modo rispettoso del clima e dell'ambiente e rafforzando la consapevolezza dell'opinione pubblica del nostro dovere di preservare il creato. Tra questi figurano l'uso di energie rinnovabili, gli appalti basati su criteri ecologici e sociali, la minore produzione di rifiuti e una mobilità rispettosa dell'ambiente. È altresì importante tenere conto dei criteri etici quando si investe finanziariamente. Qualche settimana fa, abbiamo pubblicato una versione aggiornata della guida "Investire in modo eticamente sostenibile". La responsabilità vissuta per la creazione è un compito trasversale nel servizio ecclesiastico e nella società».

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