
A Riace, digiuno in solidarietà con i migranti
RIACE (RC)-ADISTA. Il 4 agosto, primo mercoledì del mese, non digiuneremo davanti a Montecitorio,ma nella piazzetta del Villaggio Globale a Riace, insieme a Domenico Lucano. Ci troviamo qui con 15 giovani per un campo di lavoro e spiritualità promosso dalla Famiglia Comboniana. Il nostro digiuno è prima di tutto un grido di protesta contro il voto criminale del Parlamento alla Camera per il rifinanziamento della Guardia Costiera libica colpevole di innumerevoli crimini di torture e di stupro contro i migranti. Oggi 4 agosto, passerà al Senato per essere definitivamente approvata.
È un grido di protesta contro le micidiali politiche migratorie della "esternalizzazione delle frontiere" da parte della UE con la conseguenza di migliaia di morti nel Mediterraneo che ormai è diventato il cimitero dei 'volti scuri'.
È un grido di protesta contro la Ministra degli Esteri, Luciana Lamorgese, che continua per futili motivi, a bloccare le navi delle ONG. Lo Stato che ha il dovere di salvare vite umane, blocca invece le navi salva-vite. Germania, Norvegia e Spagna hanno fatto sapere che le loro navi salva-vite seguono le norme dei regolamenti internazionali. Ci conforta il fatto che una nuova nave italiana, la ResQ People (salvare persone) è salpata il 29 luglio e si sta dirigendo verso la zona SAR per salvare i naufraghi.
È un grido di protesta questo nostro digiuno per il rifiuto del Ministero degli Interni, della Prefettura di Reggio Calabria di versare a Domenico Lucano il denaro per i servizi resi dallo SPRAR di Riace. Questo rende sempre più difficile il cammino di accoglienza dei migranti a Riace.
Il nostro digiuno fatto a Riace è anche un gesto di solidarietà nei confronti di Domenico Lucano, già sindaco di Riace.
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