
Presidente dei vescovi tedeschi sul ritiro dall'Afghanistan: bancarotta politica e morale dei Paesi occidentali
«L'avvento al potere dei talebani in Afghanistan è una disastrosa sconfitta per gli Stati Uniti e per i Paesi che fino a poco tempo fa erano impegnati al loro fianco», ha affermato il presidente della Conferenza episcopale tedesca e vescovo di Limburg, mons. Georg Bätzing ha in una recente intervista a Katholish.de. «La situazione che ora si è creata corrode il capitale politico di fiducia dei Paesi occidentali ed è intesa da molti in tutto il mondo come una bancarotta morale».
«È difficile giustificare la fine improvvisa di una missione di questo tipo quando le conseguenze catastrofiche erano prevedibili», commenta riferendosi al ritiro delle truppe statunitensi dall'Afghanistan dopo che lo hanno invaso e occupato per due decenni. «Un Paese non viene consegnato a un movimento islamista radicale di provata brutalità e arcaismo se la popolazione civile è stata precedentemente incitata per anni a seguire un corso di civiltà opposto! Così, la vita e l'integrità fisica di migliaia e migliaia di persone sono messe a rischio e la fiamma della speranza che si è alimentata si spegne».
Il vescovo ritiene sia necessaria una «pronta evacuazione» del personale locale che ha lavorato per i militari delle potenze straniere e del personale delle organizzazioni umanitarie internazionali. Invita ad accogliere con generosità quei cittadini che sono particolarmente a rischio di diventare vittime del nuovo regime talebano dopo «essere stati esposti negli ultimi anni a un riorientamento della società afghana».
*Bambini afgani. Foto tratta da maxpixel.net, immagine originale e licenza
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