
Arcivescovo di Berlino nominerà un ministro pastorale per la comunità LGBTQ
BERLINO-ADISTA. Dopo un incontro con l'Associazione lesbica e gay di Berlino-Brandeburgo (LSVD), l'arcivescovo di Berlino mons. Heiner Koch ha promesso di nominare un ministro pastorale per la comunità LGBTQ nella sua arcidiocesi. «Koch - si legge sull'agenzia tedesca KNA - ha affermato di ritenere la doppia emarginazione dei gay cattolici – all'interno della comunità cattolica e nella comunità LGBTQ – "problematica e dolorosa"». Pur non potendo ignorare la posizione espressa lo scorso marzo dal Vaticano, con il rifiuto della benedizione delle coppie omosessuali, Koch ha detto di essere impegnato «senza riserve a concedere la benedizione di Dio all'amore e alle relazioni tra le persone».
L'arcidiocesi di Berlino e la LSVD sono legate da un rapporto dialogico e costruttivo, già da quando, nel 2011, l'allora arcivescovo card. Rainer Maria Woelki ha invitato per la prima volta i rappresentanti dell'associazione per una discussione. Nel gennaio 2016 Koch ha visitato il "Centro per migranti donne, lesbiche e gay" della LSVD per conoscere la situazione di vita dei rifugiati queer. Nel gennaio 2019 è stato anche il primo arcivescovo di Berlino a prendere parte a una cerimonia commemorativa per gli omosessuali perseguitati sotto il nazismo. Koch ha confermato che, come passo successivo, aveva accettato un invito dal gruppo di lavoro ecumenico Omosessuali e Chiese (HuK) e di celebrare le funzioni religiose con il gruppo di Berlino.
Il sostegno di Koch alla pastorale LGBTQ potrebbe avere ripercussioni anche al di fuori della sua arcidiocesi: l'arcivescovo ha presieduto la Commissione per il matrimonio e la famiglia della Conferenza episcopale tedesca dal 2014, e l'anno scorso ha dichiarato che l'omosessualità è «normale», affermando che l'insegnamento della chiesa contrario all'attività sessuale tra persone dello stesso sesso costituisce un «argomento scottante». A livello internazionale, Koch ha partecipato al Sinodo sulla famiglia dove si è unito ai vescovi del suo Paese per sollecitare una pastorale LGBTQ più articolata.
* Foto di Membeth tratta da Wikimedia Commons
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