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L'omosessualità non si sceglie e non è peccato. La riflessione di un sacerdote spagnolo

L'omosessualità non si sceglie e non è peccato. La riflessione di un sacerdote spagnolo

Incoraggiato dalla lettera che papa Francesco ha inviato a p. James Martin lodandone l’impegno pastorale in particolare con le persone LGBT e difendendolo dalle accese critiche che i settori ecclesiali più conservatori gli avevano riservati, p. Damián Montes, sacerdote e missionario redentorista a Madrid, ha deciso di “esporsi” in favore degli omosessuali, perché, dice, «l'omosessualità non si sceglie» e «essere omosessuale non è peccato». È intervenuto con due riflessioni su Tik Tok, la prima di commento alla lettera del pontefice al gesuita statunitense, l’altra sul rapporto omosessualità e Chiesa.

«In questi giorni propizi per affermare la diversità sessuale», ha premesso aprendo la seconda riflessione, «vorrei affermare quanto segue», ha aggiunto, elencando brevemente una serie di punti:

«Gli omosessuali meritano rispetto e accettazione da parte della Chiesa;

Ci sono migliaia di omosessuali che servono la Chiesa con i loro doni, molti di loro con la propria vita di sacerdoti, religiosi o religiose, e almeno potremmo esser loro più grati;

L'omosessualità non si sceglie, essere omosessuali non è peccato, l'omosessualità non è una malattia o un disturbo mentale, ci sono omosessuali con grandissime qualità mentali;

Le terapie di conversione dell'orientamento sessuale violano i diritti umani e vanno contro la logica creatrice di Dio;

Le terapie che si pretendono efficaci possono solo garantire l'occultamento, la sublimazione o la rimozione della condizione sessuale, cioè il mettersi la maschera dell'eterosessualità, ma in nessun caso garantiscono che il soggetto smetta di sentire o di amare come la persona che è;

L'omosessualità non è una questione di attrazione per le persone dello stesso sesso, è un modo unico di valutare il mondo, di sentire, sognare, amare, esprimersi, e nessuno diventa omosessuale attraverso un'educazione alla diversità. E se vi si volge è perché scopre cos'è».

*Foto tratta da wallpaparflare.com, immagine originale e licenza

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