
Sir, vaccini in Africa: poche dosi e tanta ignoranza. La denuncia di tre missionari
Non solo l’inerzia dei potenti della Terra e gli interessi delle Big Pharma impediscono ai Paesi a basso reddito di ottenere (o di produrre) sufficienti dosi di vaccino: a complicare il quadro di una scarsa vaccinazione nei sud del mondo ci si mettono anche ignoranza, cattiva informazione, teorie del complotto e antiche credenze. «Mentre in Occidente si discute di eventuali terze dosi di vaccino anti-Covid (e ci si permette il lusso di avere movimenti no-vax) – si legge in un articolo di Ilaria de Bonis (redattrice di Popoli e Missione) pubblicato ieri dal Sir – le 50 nazioni più povere al mondo, tra cui in prima fila Repubblica Democratica del Congo, Haiti, Ciad e Zambia, continuano a ricevere col contagocce la prima e la seconda dose. Ma c’è anche un altro fenomeno che sta rallentando la somministrazione dei vaccini: è la paura della gente, restìa a farsi vaccinare per via di diverse “teorie del complotto”».
E mentre si auspica una modifica migliorativa del meccanismo Covax per portare più dosi nei Paesi poveri, la battaglia “culturale” nelle comunicatà locali è affidata principalmente ai religiosi, spiegano una missionaria e due missionari ad Haiti, Congo e Zambia, raggiunti telefonicamente dal Sir. Si tratta di Maddalena Boschetti (fidei donum laica della diocesi di Genova, da 18 anni ad Haiti), p. Gaspare Trasparano (padre comboniano in Nord Kivu) e p. Antonio Guarino (comboniano in Zambia).
Boschetti sottolinea che «alla gran parte della gente di Haiti il vaccino interessa pochissimo… Hanno scarsa fiducia nei medici». E poi, nel Paese, il Covid-19 rappresenta «solo una delle cause di morte e non la peggiore». «Noi missionari – spiega la missionaria laica – cerchiamo di ristabilire un’oggettività che vada oltre le dicerie e le credenze popolari. Ad esempio io cerco di invogliare le persone a ricevere il vaccino, ma prevale lo scetticismo. Non ci si vuole far iniettare sostanze».
Mentre in Africa subsahariana si parla di variante sudafricana e di quarta ondata, il vaccino continua a non interessare alla gente, spiega anche p. Guarino. In Congo e Zambia, aggiunge anche p. Trasparano, serpeggiano diffusamente teorie del complotto, per il coronavirus come anche per l’ebola: «La gente non si fida e in ogni caso le quantità di vaccino anti-Covid sono scarse: siamo ancora fermi alla prima dose».
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