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Presidente dei laici tedeschi sul Cammino sinodale:

Presidente dei laici tedeschi sul Cammino sinodale: "Non dobbiamo guardare sempre a Roma"

BONN-ADISTA. All’assemblea plenaria autunnale del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK), uno dei protagonisti del Cammino sinodale tedesco, il presidente Thomas Sternberg non si candiderà più alla guida dell’organismo. Prima, però, ci sarà la prossima assemblea plenaria del Cammino a Francoforte, tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre con 16 documenti da discutere.

«L'importante ora è rendere quanto più trasparente possibile il lavoro dei quattro forum, che trattano i temi chiave del dialogo», afferma Sternberg in un’intervista a katholisch.de (10/9): ora tutti i testi da discutere sono online.

Sul sacerdozio femminile e sul celibato, Sternberg afferma che «non si tratta di ordinare donne prete o abolire il celibato tra due anni. Certo, bisogna discutere anche di questo, ma la gamma di argomenti è molto più ampia»; la percezione del Vaticano della Chiesa tedesca, poi, non è priva di problemi: «Penso che ci siano moltissimi che pensano: in Germania sono ben organizzati, hanno una teologia molto sviluppata, ma non sembrano prendere sul serio quello che ha a che fare con fede e pietà. Questo è un cliché inesatto che esiste da molto tempo. La cosa più importante per me è la lettera del Papa del 29 giugno 2019». Lettera in cui Francesco riconosceva che questi non sono solo tempi di cambiamento, ma un punto di svolta, nel quale la discussione è necessaria. Nel frattempo, però, l’incontro congiunto in Vaticano con i rappresentanti dello ZdK proposto dal presidente della Conferenza episcopale tedesca mons. Georg Bätzing non c’è stato, ma questo non è, per Sternberg, elemento di preoccupazione: «Non sono io quello che aspetta di parlare a Roma. Da un lato abbiamo contatti regolari a Roma. D'altra parte, dobbiamo continuare col Cammino sinodale anche se alcuni cardinali romani sono restii. Non c'è alternativa allo scambio sinodale!».

* Foto di Steffen Prößdorf tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza

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