
Il tradimento di tutto
Tratto da: Adista Documenti n° 37 del 23/10/2021
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È un'emozione molto forte per me essere qui in un frangente così grave. Credo che in questo preciso momento stiamo vivendo una svolta nella nostra storia.
Sono rari i momenti di verità così traumatici e così pregnanti. Essere qui al vostro fianco oggi, così vicini alla storia che si sta scrivendo sotto i nostri occhi, vale per me come un riconoscimento coraggioso. Durante questo percorso ho avuto la possibilità di osservare voi, il percorso che avete fatto, la vostra metodologia. Anche se non ho una conoscenza precisa del contenuto di questo rapporto, non ho dubbi su ciò che rivelerà.
So che è dall'inferno che voi, voi membri di questa commissione, siete tornati. Avete esplorato i dettagli più oscuri e spregevoli che l'uomo può talvolta generare nelle sue nevrosi. È infatti nei meandri i più viziosi e insopportabili che siete scesi, molto in basso, in meandri nauseabondi, in ciò che sembra una fossa comune delle anime lacerate della Chiesa, per cercare di capirne i terribili meccanismi e le derive.
È questa pesante missione che avete accettato, della quale non bisogna minimizzare il trauma e l'impronta che lascia nello spirito. Non siete più gli stessi uomini e donne che eravate il giorno in cui siete entrati in questa commissione, e questo rimarrà senza dubbio con voi fino all'ultimo giorno della vostra esistenza.
Inizia qui la svolta che ho menzionato all’inizio.
Sono il vostro primo testimone e la nostra collaborazione costante, sia collettiva che individuale, mi obbliga a dirvi quanto ammiri ognuno di voi. I vostri volti la dicono lunga su ciò che avete visto e sentito, e il vostro estenuante sforzo in questo senso ha qualcosa di eroico, dell'ordine di un sacrificio, per il bene comune. State finalmente dando alle vittime un riconoscimento istituzionale di tutta la responsabilità della Chiesa, che i vescovi e il papa non sono stati capaci di assumere fino a oggi. Si attendeva proprio la trasversalità delle vostre competenze! Siamo profondamente grati per il vostro enorme lavoro!
In questo inferno ci sono stati crimini e delitti atroci, di massa. Per decenni. Rendo omaggio, qui, alle vittime di tutto il mondo.
Ma c’è stato anche di peggio. C'è stato il tradimento. Tradimento della fiducia, tradimento della morale, tradimento del bambino, dell'innocenza, del vostro stesso popolo, tradimento del Vangelo, del messaggio originale. Praticamente, il tradimento di tutto. C'è stata codardia, c'è stata debolezza, c'è stata dissimulazione, c'è stata strategia, c'è stato silenzio, ipocrisia, astuzia, menzogna, ci sono stati compromessi abietti. C'è stata la punizione di coloro che hanno osato ribellarsi... C'è stata un'accurata interazione tra queste molte mancanze... o dovrei dire malizie...
È la terribile meccanica sistemica di un'istituzione totalmente disfunzionale. Il sistema è deviante, manca di equilibri essenziali, di garanzie affidabili.
Riformare questo sistema è un’operazione di tale portata, di tale profondità, che un Vaticano III può esserne solo una tappa. Parliamo di teologia, di diritto canonico, dei fondamenti elementari della giustizia, dell'esercizio del potere, di trasparenza, di onestà intellettuale, di semplice umanità, di sincerità di un impegno spirituale... Il compito è abissale.
Sappiamo, naturalmente, che un processo di riflessione è stato avviato su pressione delle vittime e che sono state prese alcune "piccole misure". Vi avevo già allertato sulla necessità di un lavoro in profondità, fin dal 2017, in seguito a un "test" in quasi 35 diocesi, presentando alla Cef, ma anche a tutti i vescovi, individualmente, un rapporto sull'inadeguatezza delle misure prese, all'epoca, dalla Chiesa cattolica di Francia, nella lotta contro la violenza sessuale al suo interno, e ricordando la necessità evidente di metodologia, di controllo e di trasparenza. L’avete liquidato sbrigativamente in pubblico, nel tentativo di screditarlo. Benedetto XVI non ha dato supporto e papa Francesco è eternamente assente, come se non fosse consapevole dell'immensità della responsabilità, preferendo proteggere coloro che hanno contribuito a questo sistema piuttosto che le vittime. Eppure questo è il problema più grave da diversi decenni, e la consapevolezza che se ne ha è piena e completa grazie alla creazione di queste svariate commissioni in tutto il mondo. L'ONU o la stessa Commissione europea fanno fatica a ottenere risposte serie. Pensiamo qui agli amerindi del Canada: un genocidio di diverse centinaia di bambini nei conventi cattolici per il quale il papa... si rifiuta di chiedere scusa...
Si può citare anche il vescovo di New York, scagionato da un'inchiesta vaticana all'inizio di settembre: «Non ha la parvenza di verità», ha concluso. Le vittime stanno ancora lottando per la loro dignità. Proprio in questo momento!
La procrastinazione degli ultimi decenni non lascia dubbi, tuttavia, sul fatto che le soluzioni sono tanto gravose quanto ovvie, è necessario rifondare radicalmente il sistema.
Nella Chiesa, effettivamente questo assume come minimo la forma di un Vaticano III (...in attesa che i vescovi finiscano il loro dibattito sulla semantica per la denominazione che sarà utilizzata per l'indennizzo accordato alle vittime). State tranquilli, abbiamo tutti capito la fetida strategia che c'è dietro. Abbiate almeno la decenza di risparmiarci i vostri discorsi moralisti e le vostre belle pubblicazioni.
Quello che dovete capire, signori, è che siete una vergogna per la nostra umanità. Avete calpestato con il vostro comportamento «l'obbligo del diritto naturale divino di proteggere la vita e la dignità della persona», nonostante costituisca l'essenza stessa della vostra istituzione...
Sapete, per esempio, che nel processo Preynat la diocesi di Lione oggi rifiuta di risarcire le vittime non cadute in prescrizione, con il pretesto che non hanno fatto ricorso al fondo di compensazione della Repubblica francese (il Civi): si vuol far pagare al contribuente francese una colpa di cui la diocesi sapeva da cinquant’anni?
Eccoci dunque al pentimento e alla richiesta di perdono, su un dossier così emblematico, concluso da un punto di vista legale.
Voi-dovete-pagare-per-tutti-questi-crimini! Ripetiamolo, se non vi dispiace, tutti insieme, affinché sia chiaro a tutti: voi-dovete- pagare-per-tutti-questi-crimini.
La cifra ammonta a diversi miliardi.
La buona notizia è che il vostro fondo di dotazione di cinque milioni vi permetterà di mettere in piedi l'intero processo di risarcimento in tempi ragionevoli per tutte le vittime già identificate dalla Ciase. Dovrete trovare molti, molti soldi. Pensate che il governo francese possa scaricarsi dalla responsabilità di tutti questi crimini commessi sul suo territorio? Siete nei guai... Il che significa che la strada sarà lunga e difficile...
Alla luce di questo agghiacciante dato di fatto, l'ultima domanda che pongo a tutti voi, in tutta franchezza, è questa: possiamo ragionevolmente credere che la Chiesa ne sia all’altezza? All’altezza di realizzare un programma di riforme fondamentali e su punti così peculiari? Ve lo chiedo.
E qualunque cosa i responsabili religiosi ci possano dire oggi e nelle prossime settimane, il dubbio rimarrà intatto, finché il sistema rimarrà disfunzionale...
In altre parole (e mi fermo qui), in attesa che la redenzione incroci un giorno la vostra strada, la cosa migliore che potreste fare, se non altro per la sopravvivenza della Chiesa prima di quella della vostra anima, sarebbe di restare in silenzio ora e di cominciare a togliervi di mezzo, rapidamente e con slancio...
Grazie per il vostro ascolto.
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