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Dare del tu a un Vangelo. il nuovo libro di Anna Maffei

Dare del tu a un Vangelo. il nuovo libro di Anna Maffei

Tratto da: Adista Notizie n° 45 del 25/12/2021

40917 TORINO-ADISTA. Il Vangelo di Giovanni è forse il più bello dei Vangeli, il più carico d’amore, ma è anche il più difficile, misterioso, arduo da capire. Come aiutare nella comprensione del suo messaggio anche coloro che non lo conoscono o faticano ad accoglierlo? Come offrire un nuovo sguardo, originale, diretto e profondo, nei confronti di un Vangelo che, proprio per la sua complessità, è già stato indagato e commentato innumerevoli volte?

È riuscita in questa impresa la teologa e pastora battista Anna Maffei, che ora pubblica per l’editrice Claudiana, il racconto luminoso e coinvolgente del suo itinerario spirituale, del suo intenso e ininterrotto dialogo con il Vangelo di Giovanni (Anna Maffei, A tu per tu con il Vangelo di Giovanni, Claudiana, Torino 2021, pp. 236, € 17,50; il volume può essere acquistato anche presso Adista: tel. 066868692, email: abbonamenti@adista.it, sito web: www.adista.it).

Dialogo è forse il termine più appropriato per definire questo commento introduttivo al testo in questione. Qui infatti non ci troviamo semplicemente di fronte a pagine che, in termini chiari e intelligenti, ci aiutano a conoscere, ad apprezzare, a sentire prossime e vive le parole di un evangelista certo non facile, a volte addirittura respingente nelle sue astrazioni teologiche. O meglio: Anna Maffei riesce a farci capire e amare Giovanni proprio perché il suo non è un semplice commento, bensì il racconto dell’intensissima conversazione che lei intrattiene con il Vangelo stesso. Qui infatti sta la innovativa impostazione del libro di Anna Maffei: non si rivolge in primo luogo a noi che leggiamo, ma ci mostra, ci fa ascoltare le parole che lei rivolge direttamente al Vangelo di Giovanni, dando del “tu” al Vangelo stesso. Attenzione: non parla con l’evangelista, con l’autore o il redattore che ha composto questo Vangelo. Chiama direttamente in causa il Vangelo, come se questo fosse non un libro, ma una persona, una presenza viva a cui ci si può confidare, a cui si possono rivolgere domande, o alla quale si possono offrire le proprie riflessioni su quanto il Vangelo esprime.

«Tu, Vangelo mi stai dicendo che…», «caro Vangelo, tu mi metti in evidenza che…», «io nella mia vita, ascoltando te, ho capito che…». La diretta chiamata in causa del Vangelo come presenza viva con cui parlare a tu per tu, la incontriamo a più riprese, in ogni capitolo del libro.

Il risultato è sorprendente perché, grazie a una simile impostazione di scrittura, noi non siamo più dei semplici lettori a cui l’autrice si rivolge per spiegare la propria interpretazione del Vangelo. Ma ci ritroviamo trasformati in uditori che ascoltano un dialogo personalissimo, un confronto intenso e continuo dell’autrice che parla non a noi ma proprio al Vangelo. Così facendo però noi non ci troviamo relegati in una posizione terza e distante, ma ci sentiamo a nostra volta invitati a partecipare a questo incontro, a chiederci ogni volta: «Ma io invece come potrei inserirmi in un simile dialogo? Quali parole di assenso o di dissenso potrei aggiungere di mio?». Il risultato è che noi non ci scopriamo più lettori passivi, ma diventiamo a nostra volta ascoltatori dialoganti, spinti a interrogarci su noi stessi e a ripensare il nostro personale itinerario spirituale alla luce dell’incontro con il Vangelo di Giovanni. L’effetto di coinvolgimento profondo di chi legge è dovuto al fatto che, mentre dialoga con il Vangelo, Anna Maffei spiega al Vangelo stesso che cosa lei ha capito di queste parole evangeliche da cui si è sentita interpellata. Ma in tal modo offre anche a noi che ascoltiamo la sua comprensione del Vangelo. E poiché questa sua comprensione ci appare illuminante e profonda, ecco che noi veniamo a nostra volta coinvolti e lo possiamo capire in modo straordinariamente chiaro, anche se fino ad allora del Vangelo di Giovanni ne sapevamo poco e male. Non solo. Poiché il dialogo tra Anna Maffei e il Vangelo non è fatto solo di riflessione intellettuale ma è carico di partecipazione emotiva, di affettività, di amore, ecco che noi a nostra volta ci troviamo coinvolti in tale commovente ondata amorosa, e ci possiamo accorgere che proprio l’amore è la cifra più profonda di questo enigmatico Vangelo, il quale sta  ora riversando anche su di noi il suo amore. 

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