
Il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari compie un anno. Riparte la mobilitazione
Il primo compleanno del Trattato per la messa al bando delle armi nucleari (Tpnw), adottato in sede Onu il 7 luglio 2017 e poi entrato in vigore il 22 gennaio 2021, è una grande occasione per rilanciare la mobilitazione intorno alla campagna “Italia Ripensaci”. Così il 18 gennaio scorso, Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo hanno diramato un comunicato annunciando iniziative in tutta Italia per promuovere con forza la sensibilizzazione sul disarmo nucleare.
«Il Tpnw sancisce l’illegalità delle armi nucleari e ne vieta l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, il trasferimento, la ricezione, la minaccia di usare, lo stazionamento, l’installazione o il dispiegamento», ricorda il comunicato. Dei 59 Paesi che hanno ratificato il Trattato, ben 9 ne sono entrati a far parte nel corso del 2021, il che «dimostra la dinamica positiva di rafforzamento del Trattato». Mancano purtroppo all’appello tutti gli Stati detentori di armi nucleari e i loro alleati. Tra questi, appunto, l’Italia. La campagna “Italia Ripensaci” chiede appunto che «Governo e Parlamento decidano di compiere passi concreti verso la costruzione di un mondo libero da armi nucleari, dando degno seguito all’impegno sottoscritto con il Trattato di Non Proliferazione (Npt)», entrato in vigore il 5 marzo 1970.
La Campagna invoca «una sicurezza basata sul rispetto della dignità della vita di tutti», minacciata dal nucleare, e il Tpnw segna un passo fondamentale in questa direzione.
In occasione dell’anniversario, associazioni della società civile, scuole ed Enti locali organizzano alcuni momenti di riflessione, il 21 e 22 gennaio.
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