
Caritas tedesca: situazione tesissima sul confine Ucraina-Polonia
BERLINO-ADISTA. Preoccupazione per la situazione al confine polacco-ucraino è stata espressa dal direttore della Caritas tedesca, Oliver Müller. La situazione è «estremamente tesa», ha detto il 26 febbraio al Morgenmagazin del secondo canale televisivo di Stato, la ZDF, e i rifugiati dall'Ucraina per attraversare il confine con la Polonia devono attendere dodici ore. Il governo polacco ha creato otto centri di accoglienza, ma probabilmente non sarà sufficiente, dal momento che sono attesi fino a un milione di rifugiati.
Le notizie che arrivano dai dipendenti di Caritas Germania sono preoccupanti: l'organismo opera da molti anni in Ucraina e sostiene anche due grandi progetti nell'est del Paese. Attualmente, delle cinque basi di supporto alla popolazione a Kiev, Dnipro, Zaporizhia, Mariupol e Kramatorsk, le ultime due non sono operative. Il lavoro è fortemente limitato perché tutti i dipendenti hanno dovuto mettersi al sicuro, anche se hanno continuato a fornire supporto psicologico e consulenza telefonica. Nonostante l'organizzazione abia fatto molti preparativi prima dell'invasione russa dell'Ucraina, prevedendo vari scenari, ha affermato Müller, ciò che sta accadendo «è peggio dello scenario peggiore che avevamo in mente».
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