A un passo dalla catastrofe ambientale: il WWF commenta il rapporto dell'IPCC
Un allarme e un richiamo alle responsabilità dei leader globali di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici: oltre a Oxfam, anche il WWF commenta i dati contenuti nel recente rapporto dell’IPCC (il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico nato nel 1988 da un’iniziativa dell'Organizzazione meteorologica mondiale e dal Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente per studiare il cambiamento climatico). Secondo il WWF, dal rapporto delle Nazioni Unite – dal titolo “Climate Change 2022: Impacts, Adaptation and Vulnerability” – arriva un appello urgente ad «abbattere le emissioni, accelerare gli sforzi di adattamento e rafforzare la resilienza ai rischi climatici». Si tratta, prosegue il comunicato diramato il 28 febbraio, del «più forte grido d’allarme mai lanciato dalla comunità scientifica sugli effetti catastrofici del cambiamento climatico sulle società umane e sul mondo naturale».
Il cambiamento climatico avanza inesorabilmente, le politiche messe in campo dalla comunità internazionale non sembrano sufficienti a contenerlo, e le conseguenze disastrose restano principalmente a carico delle popolazioni più povere e anche meno responsabili.
«Siccità e caldo torrido, distruzione degli ecosistemi, tempeste sempre più forti e inondazioni massicce, estinzione di specie: questo non è l’elenco di scene di un film apocalittico ma il contenuto di un autorevole rapporto scientifico che dettaglia gli impatti climatici che stanno già devastando il nostro pianeta e la sua gente. Il nostro pianeta come lo conosciamo è in pericolo ed è stato spinto verso, e talvolta oltre, i suoi limiti. In questo scenario le persone e gli ecosistemi più vulnerabili soffrono di più», sottolinea Stephen Cornelius (WWF Global Lead per l'IPCC).
Per evitare gli effetti catastrofici dei cambiamenti climatici, aggiunge Cornelius, occorre lavorare su due fronti: «Con un'azione rapida per abbattere le emissioni, possiamo limitarne la frequenza e la gravità e aiutare le persone e gli ecosistemi ad adattarsi ad alcuni impatti. La natura può essere nostra alleata e un cuscinetto cruciale, se scegliamo di ripristinarla e proteggerla. I leader mondiali devono prestare attenzione agli avvertimenti lanciati da questo rapporto e mantenere le loro promesse sul clima con maggiori investimenti per costruire la resilienza, abbattendo nel contempo le emissioni per dare possibilità di successo all'adattamento».
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