
È confermato: a giugno, il papa in Libano
«Il Nunzio apostolico in Libano, monsignor Joseph Spiteri, ha informato il Presidente che papa Francesco visiterà il Libano a giugno» (in giorni ancora da stabilire). Di questo dà conto una nota della Presidenza della Repubblica, suffragata da un tweet del presidente Michel Aoun che afferma: «I libanesi aspettano da tempo questa visita per esprimere la loro gratitudine per l’attenzione di Sua Santità nei confronti del Libano e per ringraziarlo per le iniziative che ha intrapreso per il Paese e per le preghiere che ha offerto per la sua pace e la sua stabilità».
Ne dà notizia anche VaticanNews (5/4) che ricorda la visita in Vaticano di Aoun il 22 marzo scorso, ricevuto sia da papa Francesco, sia dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati. Colloqui evidentemente preparatori del viaggio papale (come anche il viaggio nel Paese dei Cedri fra il 31 gennaio e il 4 febbraio di mons. Gallagher, pur se tale fine non è stato dichiarato. «Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato», si limita a ricordare il sito web vaticano, «si era sottolineata l'importanza delle buone relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e il Libano, delle quali quest’anno ricorre il 75° anniversario. Ci si era poi soffermati sulle gravi problematiche socio-economiche che la Nazione sta vivendo e sulla situazione dei rifugiati, auspicando che l’aiuto della Comunità internazionale, le prossime elezioni legislative e le riforme necessarie possano contribuire a rafforzare la coesistenza pacifica tra le varie confessioni religiose che vivono nel Paese dei Cedri. Infine si era parlato delle conseguenze disastrose dell’esplosione del porto di Beirut avvenuta il 4 agosto 2020 e della richiesta di giustizia e verità manifestata dalle famiglie delle vittime».
*Cattedrale di San Giorgio a Birut. Foto di Lebnen18 tratta da it.wikipedia.org, immagine originale e licenza
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