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Traffico di droga e di armi: le accuse contro l'ex presidente dell'Honduras estradato negli Stati Uniti

Traffico di droga e di armi: le accuse contro l'ex presidente dell'Honduras estradato negli Stati Uniti

Estradato negli Stati Uniti il 14 aprile, l'ex presidente in Honduras Juan Orlando Hernández cinque giorni dopo si è visto confermare dal Dipartimento di Giustizia nordamericano le accuse per traffico di droga e di armi e per aver accettato milioni di dollari per proteggere le massicce spedizioni di cocaina negli Stati Uniti.

Il procuratore generale Merrick Garland ha affermato che l'ex presidente gestiva l'Honduras come «un narco-stato». Tra i milioni di presunte tangenti, Garland ha detto che Hernandez ha ricevuto almeno 1 milione di dollari da El Chapo (l'ex boss del cartello della droga di Sinaloa Joaquín "El Chapo Guzmán") per finanziare la sua campagna elettorale in cambio dell’impunità riservata ai trafficanti di droga.

Hernández ha governato il Paese dal 2014 al 2022. Presentatosi al turno elettorale anche nelle presidenziali del novembre scorso, è stato battuto con circa venti punti percentuali di differenza da Xiomara Castro che si è insediata il 27 gennaio scorso. «Propongo di rifondare l’Honduras in uno Stato socialista e democratico», ha detto assumendo l’incarico, e, consapevole di quanto sarà gravoso il suo lavoro, ha aggiunto che il Paese «è stato affondato negli ultimi 12 anni di dittatura e lo ricevo in bancarotta».

Xiomara ha portato al successo il Partido Libertad y Refundación (Libre), il braccio politico del Frente Nacional de Resistencia Popular nato dopo il golpe del 2009 che rovesciò (v. qui e qui) l’allora legittimo presidente Manuel Zelaya, suo marito.

*Juan Orlando Hernández. Foto tratta da en.wikipedia.org, immagine originale e licenza

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