Nessun articolo nel carrello

Portavoce russo: nessun contatto per la visita del papa a Mosca

Portavoce russo: nessun contatto per la visita del papa a Mosca

«Vorrei andare in Ucraina, e volevo prima andare a Mosca. Ci siamo scambiati dei messaggi a questo proposito, perché pensavo che se il presidente russo mi avesse concesso una piccola finestra per servire la causa della pace... E ora è possibile, dopo il mio ritorno dal Canada, che io riesca ad andare in Ucraina. La prima cosa da fare è andare in Russia per cercare di aiutare in qualche modo, ma vorrei andare in entrambe le capitali». Con la Russia, ha detto, «è rimasto quel dialogo molto aperto, molto cordiale, molto diplomatico e nel senso positivo della parola, ma per il momento va bene, la porta è aperta».

Queste parole pronunciate da papa Francesco nell’intervista a Philp Pullella della Reuters (4 luglio), hanno fatto supporre che sia in corso un dialogo russo-vaticano su una possibile visita del pontefice a Mosca.

Supposizione stoppata dal portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, che, riferisce l’agenzia Ria Novosti (6 luglio), ha detto di non essere a conoscenza di contatti sostanziali in preparazione di un simile evento. Una tale visita «dovrebbe essere elaborata al più alto livello, i preparativi dovrebbero precederla. Per quanto ne so, non ci sono contatti sostanziali su questo argomento», ha dichiarato Peskov, rispondendo alle domande dei giornalisti.

Può darsi che il papa intendesse come «ora possibile» solo la visita in Ucraina. Certo, la condiziona a una visita in Russia perché parlare con l’avversario, nel tentativo di una composizione del sanguinoso conflitto, è più urgente che mostrare tangibile sostegno all’amico; può darsi che Francesco abbia fatto trasparire la probabilità di un incontro in terra russa più che altro per saggiare di nuovo la disponibilità moscovita, tornando a confermare la propria.

Fatto sta che, data la “smentita” di Peskov, la prima cosa che sembra svanire è il viaggio a Kiev: per quanto «ora possibile», appare piuttosto improbabile.

*Dimitrij Peskov. Foto tratta da hy.wikipedia.org, immagine originale e licenza

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.