
Zambia: per l'arcivescovo l’omosessualità è una piaga che corrode il tessuto sociale
L'ufficio per lo Sviluppo Umano Integrale dell’arcidiocesi cattolica di Lusaka, capitale dello Zambia ha lanciato l’allarme contro la comunità LGBTQ, che sta lentamente mettendo radici nella società del Paese, e sta avviando un piano di sensibilizzazione contro la «piaga morale» dell'omosessualità, contraria alla fede, alla cultura e alle leggi dello Stato.
Lo afferma, in una lettera pastorale del 17 settembre scorso, pubblicata integralmente dallo Zambian Observer, l’arcivescovo di Lusaka mons. Alick Banda, secondo il quale «negli ultimi 12 mesi abbiamo assistito ad un numero crescente di fatti che dimostrano il tentativo di promuovere nel Paese le tendenze LGBTQ contrarie alle leggi e alla cultura dello Zambia». Inoltre, ha poi aggiunto il prelato africano, «sono aumentati anche gli incidenti di sodomia, nei quali ragazzi e uomini vengono violentati impunemente da altri ragazzi e uomini».
La conclusione dell’arcivescovo è la seguente: se non si provvede immediatamente a sensibilizzare la società dello Zambia contro il pericolo LGBTQ, le tendenze omosessuali finiranno per essere considerate accettabili, sebbene illegali.
A destare lo scandalo del prelato alcuni fatti, da lui considerati evidentemente intollerabili: l’esposizione il 17 maggio – in coincidenza con Giornata internazionale contro l'omofobia – di bandiere arcobaleno presso le ambasciate svedese e finlandese a Lusaka e il meeting di vip “Lusaka July”, il 3 settembre scorso al Lusaka Polo Club, durante il quale sono stati proiettati video e immagini raffiguranti abbigliamenti ambigui che, dice l'arcivescovo, «sembrerebbero promuovere il comportamento LGBTQ».
In seguito a questi fatti, ha detto con ferma convinzione l’arcivescovo, «abbiamo assistito ad un aumento di casi di sodomia e omosessualità nella nostra società, con grande dispiacere e disapprovazione del pubblico in generale. Sfortunatamente, le forze dell'ordine e il Presidente, che ha giurato di proteggere la Costituzione, sembrano chiudere gli occhi».
Il prelato ribadisce che l’omosessualità è contraria alla fede, alla legge e alla cultura dello Zambia. Per questo, afferma senza tentennamenti, «è necessario agire contro il proliferare dell’omosessualità e di altri vizi» che «corrodono il tessuto della nostra società» allo stesso modo dell'abuso di potere, della corruzione, della violazione dei diritti, della persecuzione degli oppositori politici, ecc.
Mentre l’Ufficio dello Sviluppo Umano Integrale dell’arcidiocesi predispone un piano di sensibilizzazione «contro queste tendenze offensive», il vescovo invita, infine, «a pregare e digiunare contro tutti questi vizi che sembrano essere accettati dalle autorità esistenti». E conclude con una preghiera a Maria, madre di Gesù: «Interceda per noi affinché la nostra vita diventi sale per scongiurare la degenerazione morale e luce per illuminare il mondo dalle tenebre del male».
* nell'immagine la Cattedrale del Bambino Gesù di Lusaka
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