
Europa: una "Tassonomia indipendente basata sulla Scienza" per investimenti realmente green
La battaglia sulla Tassonomia verde europea – il regolamento comunitario che indirizza i finanziamenti verso le attività “green” nel continente – non si è conclusa affatto bene per le associazioni ambientaliste europee e per la Piattaforma sulla Finanza Sostenibile, gruppo di scienziati ed esperti coinvolti (e poi ignorati) dalla Commissione UE per fornire raccomandazioni tecniche proprio sulla Tassonomia: dal primo gennaio 2023 è entrato infatti in vigore il più che controverso Atto delegato che includeva gas fossile e nucleare civile nella Tassonomia, fonti di energia considerate green.
Data ormai per inaffidabile la Tassonomia europea ufficiale al fine di guidare gli investimenti verso opere e iniziative realmente green, l'Osservatorio contro il Greenwashing – una coalizione indipendente di esperti e organizzazioni internazionali, tra le quali figurano WWF e Legambiente – ha presentato ieri a Bruxelles una propria «Tassonomia Indipendente basata sulla Scienza». E così, spiega una nota del WWF, «banche, investitori e assicuratori potranno verificare se i loro investimenti sono veramente verdi e in linea con la scienza sul sito www.greenwashed.net». Obiettivo specifico dell’iniziativa, si legge ancora nel comunicato, è dunque «aiutare gli investitori a fare chiarezza, dopo che l'Unione Europea ha considerato “sostenibili” il gas, il nucleare, la combustione di alberi, il disboscamento intensivo e altre attività dannose, inserendole nella Tassonomia UE, la guida europea agli investimenti "verdi"».
La Tassonomia Indipendente, proposta dall’Osservatorio, non fa altro che ripristinare i principi e i metodi di lavori originari (poi traditi) della Tassonomia UE. Dalla Tassonomia ufficiale, però, si vede costretta a prendere le distanze quando questa dimostra di non fondarsi più sulla scienza ma su criteri meno “nobili”, minacciando dunque la salute del pianeta. È un progetto in divenire e in costante aggiornamento, che prende le mosse, nella sua prima stesura, dall’attuale Tassonomia UE, ma che intende poi andare oltre: tra l’altro «estenderà gradualmente il contesto della tassonomia anziché concentrarsi sull'attuale piccola percentuale di settori considerati "sostenibili". Essa classificherà tutte le attività economiche utilizzando un sistema a semaforo: verde per le attività sostenibili, arancione per le attività che operano tra livelli di prestazione significativamente dannosi e contributi rilevanti, e rosso per le attività dannose. Inoltre, i criteri di classificazione delle attività economiche saranno aggiornati ogni 3-5 anni per riflettere gli sviluppi tecnologici, scientifici e legislativi».
Così ha commentato un esponente dell'Osservatorio: «La Tassonomia dell'UE era stata originariamente concepita per eliminare il greenwashing, ma è invece diventata un altro strumento per ingannare i consumatori. La Tassonomia basata sulla scienza vuole riuscire laddove la Tassonomia ufficiale ha fallito: creerà criteri rigorosi che le istituzioni finanziarie potranno utilizzare per valutare correttamente ciò che è verde e ciò che non lo è».
Un altro portavoce ha infine aggiunto: «Questo è solo un primo passo. In futuro, la Tassonomia Indipendente Basata sulla Scienza fornirà anche ulteriori criteri per aiutare il mercato ad anticipare i futuri aggiornamenti della Tassonomia e a collegare la Tassonomia con i percorsi di decarbonizzazione 2050 specifici per settore e con il contributo alla salvaguardia della biodiversità, alla prevenzione dell'inquinamento, alla protezione delle acque e all'economia circolare».
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