
Il papa all'Angelus: proteggere il clima, accogliere i migranti
CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Cambiamenti climatici e migranti: sono le urgenze che ha ricordato questa mattina papa Francesco al termine dell'Angelus a piazza San Pietro
«Si stanno sperimentando, qui e in molti Paesi, eventi climatici estremi: da una parte varie
regioni sono interessate da ondate anomale di caldo e colpite da devastanti incendi; dall’altra, in non pochi luoghi vi sono nubifragi e inondazioni», ha detto il pontefice, rinnovando l'appello «ai responsabili delle Nazioni, perché si faccia qualcosa di più concreto per limitare le emissioni inquinanti: è una sfida urgente e non si può rimandare, riguarda tutti. Proteggiamo la nostra casa comune!».
E poi i migranti: «Desidero attirare l’attenzione sul dramma che continua a consumarsi per i migranti nella parte settentrionale dell’Africa. Migliaia di essi, tra indicibili sofferenze, da settimane sono intrappolati e abbandonati in aree desertiche. Rivolgo il mio appello, in particolare ai capi di Stato e di Governo europei e africani, affinché si presti urgente soccorso e assistenza a questi fratelli e sorelle. Il Mediterraneo non sia mai più teatro di morte e di disumanità. Il Signore illumini le menti e i cuori di tutti, suscitando sentimenti di fraternità, solidarietà e accoglienza».
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