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L'Università dei gesuiti è un

L'Università dei gesuiti è un "centro del terrorismo": ulteriore attacco del governo del Nicaragua contro la Chiesa cattolica

«L’UCA è un centro del terrorismo» avendo «tradito la fiducia del governo nicaraguense persone e aver trasgredito l'ordine costituzionale, l'ordine legale e l'ordine che governa gli Istituti di Istruzione Superiore nel Paese»: con questa accusa un giudice del 10° tribunale penale distrettuale di Managua, il 15 agosto, ha ordinato il «sequestro di immobili, mobili, denaro in valuta nazionale o estera da conti bancari immobilizzati, prodotti finanziari in valuta nazionale o estera di proprietà dell'Università Centroamericana», una delle università private più prestigiose del Centro America, gestita dalla Compagnia di Gesù. Già il 9 agosto il governo di Daniel Ortega aveva congelato i conti bancari dell'istituto senza informare i direttori dell'università sulla motivazione del provvedimento.

Sono accuse «totalmente false e infondate», assicurano i gesuiti dell'America Centrale in un comunicato dell'Ispettoria centroamericana della Compagnia di Gesù, chiedendo al governo di Daniel Ortega di revocare «la misura drastica, inaspettata e ingiusta adottata dall'organo giudiziario; fermare l'aggressione del governo contro l'UCA e i suoi membri e cercare una soluzione razionale in cui prevalgano la verità, la giustizia, il dialogo e la difesa della libertà accademica».

 È dall'aprile 2018, in conseguenza della presa di posizione della Compagnia di Gesù in difesa delle persone represse dalle forze statali e parapoliziesche, che l'UCA ha iniziato, chiarisce il comunicato, a subire «assedio» e «molestie da parte delle istituzioni governative nicaraguensi» che violano «sistematicamente i diritti umani» e sembrano «mirare a consolidare uno stato totalitario». «Questa nuova aggressione governativa contro l'Università non è un fatto isolato», sostengono i gesuiti; «fa parte di una serie di attacchi ingiustificati contro la popolazione nicaraguense e altre istituzioni educative e sociali della società civile, che stanno generando un clima di violenza e insicurezza, aggravando la crisi socio-politica del Paese». Ritengono che «la confisca di fatto dell'UCA sia il prezzo da pagare per la ricerca di una società più giusta, che protegga la vita, la verità e la libertà del popolo nicaraguense, in linea con il suo motto: La verità li farà liberi (Gv 8, 32)».

Il superiore generale della Compagnia di Gesù, p. Arturo Sosa, in una lettera inviata al leader centroamericano dell'ordine afferma che le accuse «totalmente false» contro l’Uca fanno parte di un più ampio programma governativo di «calunnia» contro i difensori della libertà e rientrano nel tentativo del governo di «soffocare», insieme alle istituzioni civili nel Paese centroamericano, la Chiesa cattolica. Fino a condannare il vescovo di Matagalpa, mons. Rolando  Álvarez, a sette anni di carcere.

*In primo piano, Daniel Ortega. Foto didomini pubblico tratta da Flickr

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