Nicaragua: Ortega scioglie la Compagnia di Gesù e ne tasferisce tutti i beni allo Stato
Il governo nicaraguense di Daniel Ortega e della moglie Rosario Murillo ha completato l’annientamento della Compagnia di Gesù: ieri è stato cancellato lo status giuridico dell’Associazione dei gesuiti e sciolta la Compagnia. La notizia è stata diffusa dalla Provincia dei Gesuiti America Centrale con la seguente dichiarazione:
Dichiarazione dei Gesuiti dell'America Centrale dopo lo scioglimento della Compagnia in Nicaragua
(Provincia dei Gesuiti America Centrale)
Lo Stato del Nicaragua tramite il Ministero dell'Interno, con Accordo Ministeriale N.105-2023 pubblicato oggi, ha cancellato lo status giuridico dell'Associazione della Compagnia di Gesù in Nicaragua e ha stabilito che la Procura Generale della Repubblica si trasferisca allo Stato i beni immobili e mobili dello stesso.
La decisione è stata presa senza prove che fossero state espletate le procedure amministrative previste dalla legge. Come è accaduto nella maggior parte degli oltre tremila casi simili di cancellazione dello status giuridico portati avanti dal regime dal 2018, questo accordo è stato portato avanti senza dare ai gesuiti una possibilità di legittima difesa e senza un organo giudiziario imparziale che giudichi e arresti questi abusi di autorità totalmente ingiustificati e arbitrari. Prima della pubblicazione dell’Accordo Ministeriale n. 105-2023, il Governo aveva sottratto all’Asociación Compañía de Jesús de Nicaragua uno dei suoi beni: la residenza dove vivevano alcuni dei suoi membri a Managua. In questa occasione, oltre all'occupazione dell'immobile, i residenti sono stati sfrattati senza concedere loro un tempo ragionevole per ritirare e portare via i propri effetti personali.
La Provincia Centroamericana della Compagnia di Gesù:
condanna questa nuova aggressione contro i gesuiti del Nicaragua. Lo considera inquadrato in un contesto nazionale di repressione sistematica definita "crimini contro l'umanità" dal gruppo di esperti sui diritti umani in Nicaragua formato dalle Nazioni Unite.
Si conferma che tutto ciò è finalizzato alla piena instaurazione di un regime totalitario. Ritiene il Presidente e l'attuale Vicepresidente del Nicaragua responsabili di essere, almeno, onesti con questi fatti e di impedire l'esistenza di condizioni di indipendenza e neutralità del potere giudiziario che gli permetterebbero di prendere misure per fermarli, invertirli e sanzionarli.
Chiede alla coppia presidenziale:
fermate la repressione.
Accettare la ricerca di una soluzione razionale in cui prevalgano la verità, la giustizia, il dialogo, il rispetto dei diritti umani e lo stato di diritto.
Rispettare la libertà e la totale integrità dei gesuiti e delle persone che collaborano con loro o con cui collaborano.
Si unisce alle migliaia di vittime nicaraguensi che aspettano giustizia e riparazione per i danni che l'attuale governo nicaraguense sta causando.
È grato per le innumerevoli espressioni di riconoscimento, sostegno e solidarietà che ha ricevuto di fronte a queste crescenti atrocità.
San Salvador, 23 agosto 2023
*La Chiesa di Sant'Ignazio a Managua- Foto, ritagliata, di Pierre Thiffault, tratta da images-pexels.com, immagine originale e licenza
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