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Se il governo svuota di potere il Parlamento. Editoriale di

Se il governo svuota di potere il Parlamento. Editoriale di "Aggiornamenti Sociali"

«Numerosi interrogativi sullo stato di salute» del Parlamento suscitano, a parere del mensile dei gesuiti Aggiornamenti sociali (dicembre 2023), sorgono relativamente a due questioni: «l’iter di approvazione della Legge di bilancio per il 2024 e il progetto di riforma costituzionale del premierato presentato dal Governo Meloni».

Riguardo alla prima, rileva nell’editoriale della rivista il direttore p. Giuseppe Riggio, quest’anno c’è una novità di peso: «il Governo ha chiesto ai gruppi parlamentari di maggioranza di non presentare emendamenti al disegno di legge per velocizzare l’iter di approvazione e limitare le modifiche». La cosa non riguarda evidentemente le opposizioni, che «rimangono libere di proporre le modifiche ritenute necessarie», ma «costituisce un precedente serio, dato che il normale svolgimento della dialettica tra i rappresentanti delle forze politiche nel Parlamento è limitato in modo sostanziale» e dato che «veicola un ulteriore e preoccupante messaggio di svalutazione del ruolo delle Camere» Perché la domanda che ci si pone è se «si può fare a meno dell’apporto dei parlamentari ed è sufficiente l’azione del Governo, oppure – lettura ancora più pericolosa – è meglio imbrigliare l’operato dei parlamentari perché potrebbe essere motivo di intralcio, circoscrivendolo all’approvazione di quando deciso altrove».

«Non si tratta purtroppo di un episodio isolato – circostanza Riggio - come dimostrano i dati sull’attività parlamentare nel corso di questo primo anno di legislatura. Il Governo Meloni ha fatto un ampio ricorso ai decreti legge (46 provvedimenti su circa un centinaio di atti legislativi presentati), che per i tempi ristretti di conversione in legge condizionano in modo significativo l’agenda dei lavori parlamentari. L’attivismo legislativo del Governo si evince anche dal fatto che il 70,3% delle leggi approvate dall’inizio della legislatura è di iniziativa governativa».

Ovverossia, con l’eccesso di strumenti quali la delega legislativa o l’imposizione del voto di fiducia su maxiemendamenti, «il potere legislativo, che ha nel Parlamento la sua istituzione cardine, si è progressivamente dislocato nelle mani del Governo».

L’editoriale è leggibile nella sua integralità a questo link: https://www.aggiornamentisociali.it/articoli/smobilitare-o-rilanciare-il-parlamento-a-un-bivio/

*Aula parlamentare. Foto dall'album L'Europa a Roma, tatta da Flickr, immagine originale e licenza

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