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Ghana: il Parlamento approva la legge anti-gay

Ghana: il Parlamento approva la legge anti-gay

Una delle leggi contro gli omosessuali più severe d’Africa è stata approvata dal Parlamento del Ghana lo scorso 28 febbraio. Una norma che, fortemente sostenuta da cristiani e musulmani nonché da un’ampia maggioranza politica e di opinione pubblica, per entrare effettivamente in vigore deve ottenere la firma, affatto scontata, del presidente della Repubblica. Nana Akufo-Addo, al suo secondo mandato, lascerà la poltrona a dicembre prossimo e non è detto che ambisca a rovinarsi la reputazione inimicandosi la comunità internazionale e le organizzazioni per i diritti umani con la sua firma sul provvedimento anti-gay. Hanno infatti espresso sdegno e preoccupazione diverse organizzazioni umanitarie, come Amnesty International, nonché agenzie delle Nazioni Unite.

In caso di sigla presidenziale, la nuova legge – che sostituirà una precedente normativa mai applicata, lascito dell’epoca coloniale britannica – prevede pene severe detentive per gli omosessuali: da pochi mesi a tre anni per chi compie atti omosessuali, da cinque a dieci anni per chi invece è accusato di promuovere l’omosessualità.

«Il 2021 è stato una sorta di anno di svolta per il movimento LGBTQ+ nel Paese che con orgoglio e determinazione aveva cominciato a farsi notare e pretendere rispetto e diritti», ricostruisce Nigrizia in un approfondito articolo online del 29 febbraio scorso. Il movimento per i diritti dei gay aveva portato anche all’apertura, spiega la giornalista Antonella Sinopoli, che scrive da Accra, «del primo centro di sostegno psicologico e legale per la comunità gay alla periferia della capitale Accra. La reazione non si era fatta attendere, con il vero e proprio saccheggio del centro da parte delle forze dell’ordine (e a chiederne la chiusura immediata era stata in maniera decisa la Conferenza dei vescovi della Chiesa cattolica ghanese) e numerosi arresti». Da allora la polemica politica e sociale è cresciuta fino ad arrivare, appunto, alla formulazione di una normativa punitiva per le persone omosessuali e transessuali.

Qualunque siano le ragioni di tale successo parlamentare, se morali, religiose o puramente politiche, la normativa ghanese rappresenta un altro passo indietro sul piano dei diritti nell’intero Continente Nero: le relazioni omosessuali sono punite in 31 Stati africani su 54. Il Sudafrica è il solo Paese ad aver legalizzato il matrimonio omosessuale, mentre le relazioni omosessuali non sono perseguite solamente a Capo Verde, Gabon, Guinea-Bissau, Lesotho, Mozambico e Seychelles.


* Foto di jorono da Pixabay

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