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Rete L’ABUSO attiva in Italia 16 sportelli di supporto psicologico per le vittime di abusi

Rete L’ABUSO attiva in Italia 16 sportelli di supporto psicologico per le vittime di abusi

SAVONA-ADISTA. Colmare la grande lacuna di fronte alla quale spesso si trovano i sopravvissuti agli abusi, ossia la mancanza di un supporto terapeutico adeguato, per la scarsità di specialisti e centri di cura che si occupino di riconoscere e trattare il Disturbo post traumatico da stress (PTSD), spesso non compreso dalla vittima stessa, che prova disagio e difficoltà ma senza individuarne i motivi. È questo il fine di una iniziativa nata dalla collaborazione tra la Rete L'ABUSO, associazione che supporta chi ha subito un abuso sessuale da parte del clero, fondata 14 anni fa da Francesco Zanardi, e Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia – CISMAI, che da 30 anni lavora per la prevenzione, il riconoscimento, la valutazione e la cura delle varie forme di maltrattamento a danno di bambine, bambini e adolescenti. Una iniziativa grazie alla quale ora si potrà fruire di 16 sportelli di supporto psicologico diffusi in tutta Italia e ai quali si può accedere compilando un apposito form dal quale si potrà inviare una richiesta al centro più vicino, richiesta che sarà gestita dalla Rete L'ABUSO e successivamente indirizzata al consulente di quella zona. Si potrà così superare l'approccio fortemente limitante dell'invio da parte del medico verso un Centro di salute mentale o delle terapie farmacologiche, spesso controproducenti, e trovare una soluzione al problema che limitava, afferma Zanardi, "la stessa associazione al servizio di ascolto e all'assistenza legale, col vuoto di poter indirizzare i nostri assistiti verso psicoterapeuti in grado aiutarli". Si tratta, insomma, di "un grande passo avanti per il quale ringraziamo la disponibilità e l'impegno di CISMAI affinché si realizzi".

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