
"Poveri di salute". Inchiesta di "Famiglia Cristiana" sullo smantellamento della sanità pubblica
ROMA-ADISTA. Eravamo l'eccellenza mondiale in campo sanitario (ce la battevamo con la Francia) grazie a una riforma datata 1978, che garantiva la cura sanitaria per tutti, e invece, anno dopo anno ci siamo "americanizzati". Lo documenta un’ampia e approfondita inchiesta sulla sanità italiana pubblica e privata in edicola oggi su Famiglia Cristiana.
Se non hai i soldi non ti curi, come in America. Sono aumentate le assicurazioni sanitarie per prenotare da privato e ovviare alle liste d'attesa pubbliche che durano mesi (una mammografia, costo 150 euro minimo può arrivare a due anni, una colonscopia a 1.400 a un anno). Colpa di 21 sistemi sanitari diversi regione per regione e al fatto che spendiamo meno per la sanità rispetto alla media europea, nonostante abbiamo la popolazione più anziana d'Europa e dunque bisognosa di cure. E così i medici se ne vanno nel privato, i Pronto Soccorso scoppiano, 4 milioni e mezzo di poveri rinunciano a curarsi e a fare prevenzione.
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