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Petizione di ReCommon contro ENI:

Petizione di ReCommon contro ENI: "Basta anteporre il profitto alla natura e ai diritti"

«Chiediamo che ENI smetta di finanziare la guerra»: è possibile firmare online la petizione lanciata da ReCommon, che chiede al ceo di Eni Claudio Descalzi e al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (ENI è società controllata per il 30% dal Ministero, direttamente e attraverso Cassa Depositi e Prestiti) di fermare immediatamente l’accordo con la società Ithaca Energy, che è controllata per l’89% da Delek Group, e cioè da una delle più importanti aziende israeliane del settore energetico, la quale compare anche «nella “lista nera” delle Nazioni Unite di aziende che operano nei Territori Palestinesi Occupati illegalmente».

Questo accordo, scrive ReCommon nel testo della petizione, «alimenta le violazioni del diritto internazionale e sostiene gli insediamenti israeliani illegali. Ecco perché siamo preoccupati: 1) Nel 2023, Ithaca ha trasferito oltre 350 milioni di dollari a Delek Group, complice nelle violazioni dei diritti delle e dei palestinesi. 2) Dal 2020, Delek Group è stata inserita nella lista nera dell'ONU per il supporto agli insediamenti illegali e l'uso commerciale delle risorse naturali palestinesi. 3) Delek Group ha legami con l'esercito israeliano: i veicoli delle Forze di Difesa Israeliane fanno rifornimento presso le loro stazioni di servizio». Per questo chi firma la petizione online chiede a Eni di «smetterla di anteporre il profitto alla tutela del clima, della natura e soprattutto dei diritti umani!».

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