Carceri, ius scholae, giustizia economica: i temi sociali in discussione al Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi
TORRE PELLICE (TO)-ADISTA. Al Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi in corso a Torre Pellice (To) sono stati messi sul piatto gli altri temi di cui si discuterà nelle giornate finali dell’assemblea, fra cui la questione carceri, lo ius scholae, la giustizia economica e sociale.
«Il Sinodo ancora non ha discusso la questione carceri, ma posso dire che un numero significativo di partecipanti ha presentato un ordine del giorno sulla situazione italiana, esprimendo preoccupazione per il sovraffollamento e la mancanza di risposte efficaci da parte della politica – ha spiegato in conferenza stampa Francesco Sciotto, presidente della Commissione sinodale per la Diaconia (Csd/Diaconia valdese) –. È essenziale che la società si prenda cura di tutti, incluse le persone recluse. Riguardo all'Autonomia differenziata, il Sinodo ha discusso il rischio che questa legge possa accentuare le disuguaglianze, limitando l'accesso ai diritti e creando ulteriori divisioni tra i cittadini. Parleremo poi di otto per mille, che sembra una questione interna ma non lo è, perché parliamo del modo in cui si gestiscono e distribuiscono fondi a terzi con l’attenzione a che siano utilizzati bene, perché sono soldi dei contribuenti italiani. Il Sinodo si conferma una scuola di democrazia, dove si discutono temi rilevanti sia per le chiese locali che per la società in generale e di Diaconia come servizio al mondo».
Monica Fabbri (componente della Commissione sinodale per la Diaconia) ha parlato di «pratica cristiana come impegno per la giustizia sociale». Il Sinodo, ha detto, «ha approvato un atto sull'equità fiscale, tema di grande importanza per noi cristiani. Perché? Senza una contribuzione proporzionale al reddito, si rischia di aumentare le disuguaglianze, compromettendo i diritti fondamentali. Lo stesso vale per le tassazioni fisse. In Italia esiste un fattore culturale che tende a legittimare l'elusione fiscale, come se le tasse fossero soldi sprecati. Al contrario, le tasse sono un investimento per garantire i diritti, come l'accesso alla salute per tutti i cittadini. Questo tema è stato fra l’altro proposto da parte della Diaconia valdese nel convegno annuale».
La pastora Sophie Langeneck ha invece parlato di ius scholae: «Il dibattito sullo ius scholae è lo stesso che ieri chiamavamo ius soli, e in ambito protestante era già iniziato nel 2011. Sebbene non fossi ancora membro del Sinodo, ricordo l'urgenza di quel tema, che ora è ancora più pressante. Le nostre chiese già accolgono seconde e terze generazioni. Questo Sinodo discuterà fra poco un ordine del giorno per fare appello al nostro Paese e al nostro governo. Non si può parlare di cittadinanza solo per merito, come ad esempio nello sport. Vogliamo un diritto più ampio: nelle chiese, tutti hanno il diritto di votare, di essere votati e di far parte pienamente della comunità. Questo è l'obiettivo della nostra chiesa. Per quanto riguarda i giovani e i bambini, ci stiamo interrogando sui percorsi disponibili per loro, discutendo di formazione, presenza e partecipazione. Si è tenuto anche un Sinodo dei bambini, rivolto ai figli dei deputati e delle deputate, un percorso ludico ma educativo, nel quale è possibile prendere decisioni e apprendere, in modo giocoso, i valori democratici che caratterizzano le chiese valdesi e metodiste».
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!