
Referendum A.D. Partecipare è già vincere
Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 32 del 21/09/2024
Il 21 agosto la piattaforma pubblica per la raccolta di firme referendarie ha segnalato il raggiungimento delle 500mila previste dall’art. 75 della Costituzione, a solo un mese dalla pubblicazione (24 luglio) del quesito contro la legge 86/24, la legge Calderoli, che individua la procedura attraverso la quale regioni a statuto ordinario potranno accedere all’autonomia differenziata (A.D.), sulla piattaforma stessa (24 luglio). Legge “Spacca-Italia”, anche chiamata “Secessione dei Ricchi”, perché svantaggerà, oltre che il Sud del Paese, tutti coloro che non potranno permettersi prestazioni private persino nell’esercizio dei diritti universali.
Un successo straordinario e innegabile, puntualmente dileggiato e minimizzato dai rappresentanti del governo (in primis Calderoli, ministro degli Affari Regionali, e Zaia, presidente del Veneto) perché la democrazia e la partecipazione popolare sono per questi signori un orpello linguistico, più che una pratica da perseguire. Per noi dei Comitati per il Ritiro di ogni autonomia differenziata, l’unità della Repubblica, l’uguaglianza dei diritti, invece, sono pane quotidiano, tensione intransigente, volontà di essere parte della vita della Repubblica.
Per questo, depositato il quesito abrogativo della legge in Cassazione il 5 luglio scorso, dal 20 luglio siamo stati – insieme a tutti i soggetti che si sono uniti nella Via Maestra, promossa dalla CGIL – organizzatori e protagonisti di banchetti per la raccolta di firme, che – nonostante il risultato acquisito il 21 agosto – abbiamo continuato a fare e faremo quotidianamente, fino al 15 settembre, quando dovremo portare i moduli alle Camere del Lavoro per procedere, il 26, alla consegna in Corte di Cassazione, per il conteggio; in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla ammissibilità del quesito abrogativo e consenta così la partenza della campagna elettorale per il referendum, che dovrebbe tenersi in primavera.
La mia esperienza come membro del comitato di Roma è stata – senza retorica – esaltante. Banchetti quotidiani, spesso due banchetti al giorno, nell’afa dell’estate più calda di sempre, dal 20 luglio a oggi, saltando solo il giorno di Ferragosto e quello successivo. Il rapporto con la gente ci ha consentito di comprendere non solo che il lavoro degli ultimi 6 anni, centrato esclusivamente sul contrasto all’AD, è servito per aumentare la consapevolezza sul progetto eversivo. Ma ci ha consegnato la speranza che nel Paese qualcosa si muova: la voglia di dire no all’aumento delle diseguaglianze, alla frammentazione della Repubblica, a un destino di solitudine sempre più incancrenita nell’individualismo; in una parola: una speranza di riattivazione della partecipazione democratica.
Nella certezza che l’esito della raccolta nelle strade, nelle feste di popolo, nelle piazze ci riserverà sorprese positive, voglio dedicare queste mie parole all’umanità bella e alla bella umanità con cui ho avuto il privilegio e il piacere di trascorrere questa estate. Sudando, comunicando, sorridendo e ridendo, magari anche arrabbiandoci davanti alla rozzezza di alcuni interlocutori indisponibili al dialogo o all’informazione. Sempre credendoci, sempre nella reciproca sollecitudine di coccolarci, di non massacrarsi troppo. Galvanizzandoci a vicenda. Conoscendoci e riconoscendoci. È stata un’estate faticosamente bellissima. Grazie prima di tutto al nostro coordinatore locale Fanio, il deus ex machina di un ingranaggio delicato e complicato, dalla costruzione del banchetto (autenticatori, individuazione dello spazio, partecipanti, materiali divulgativi), fino alla richiesta del numero di iscrizione alle liste elettorali, comune per comune, con il fondamentale contributo di Piera e Aldo (perché abbiamo raccolte firme non solo dei residenti a Roma); grazie a Maria Teresa, che ha chiesto per noi i permessi per l’occupazione di suolo pubblico; grazie ad autenticatori e autenticatrici, che sono stati/e presenti mentre raccoglievamo (e un grazie particolare va all’avv. Amedeo Boscaino, il mio meraviglioso fratello, che è stato con noi due volte a settimana per tutta la raccolta) e al giovane Lorenzo; e ora gli amatissimi banchettisti, su ciascuno dei quali avrei voglia di scrivere, sperando di non dimenticare nessuno/a. A cominciare dall’infaticabile Loretta, munita di stampella, a causa di una recente operazione, e di tutta la sua indignazione verso le ingiustizie. E poi Lucia e Giovanni, passione politica comune e grande fiducia nel lògos;. Simonetta, con l’inseparabile Olivia; Angela, concreta e dritta allo scopo; Michela, compagna di tante lotte; Fulvio, che cambia municipio e fonda un comitato, Leda ed Anna, sorridenti e generose; i 2 Roberti: il gigante buono e il proverbiale raccoglitore seriale (anche in piedi), Pitu (trasferta in terra calabra), Sandra, Silvia, Marcello, Franco, Renata, Valerio, Luisa, Marco, Roberta, spiritosa e disponibile. Un grazie a quelle/i che sono venuti anche solo per una volta a darci una mano.
Ci siamo contaminati, diversi come siamo per appartenenze politico-sindacali; amicizie e condivisione di anni di lotte o graditissime new entries; abbiamo accettato l’impegno e ci siamo buttati a capofitto, senza cautele e con allegria, nell’impresa. Abbiamo accettato la responsabilità. Abbiamo dimostrato che un altro modo di fare politica c’è. Grazie al comitato NOAD di Roma e a tutti i comitati che in questi due mesi hanno contribuito al tentativo di difendere la Repubblica. Crediamoci!
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