Arrestata a Roma Zambelli, la deputata italo-brasiliana condannata a 10 anni di reclusione e ricercata dall'Interpol
È stata arrestata a Roma Carla Zambelli, la deputata Partito liberale brasiliano di Jair Bolsonaro. Zambelli Iil 14 maggio 2025 è stata condannata dal Tribunale Supremo Federale brasiliano «all’unanimità, a 10 anni di reclusione per l’invasione del sistema del Consiglio Nazionale di Giustizia, in collaborazione con l’hacker Felgatti Neto, con l’obiettivo di inserire documenti falsi, tra cui un mandato d’arresto per il giudice della Corte Suprema, Alexandre de Moraes». Lo scopo era di screditare chi indagava sull’ex presidente Jair Bolsonaro, sotto processo per il tentato colpo di Stato dell’8 gennaio 2023.
Su Carla Zambelli era stato emesso dall’Interpol un mandato di arresto internazionale. Godendo della cittadinanza sia brasiliana che italiana, aveva dichiarato che sul suolo italiano sarebbe stata «intoccabile». Giunta nel nostro Paese, a Fiumicino, il 5 giugno, si era resa immediatamente irreperibile. L’11 giugno il giudice Alexandre de Moraes aveva firmato una richiesta di estradizione, trasmessa al Ministero della Giustizia italiano tramite l’ambasciata del Brasile a Roma.
Il 16 luglio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al question time alla Camera posto dal deputato di AVS, Angelo Bonelli, aveva dichiarato che «all’atto del controllo di frontiera» Zambelli «risultava priva di precedenti di polizia sul territorio nazionale e di evidenze sfavorevoli rinvenibili agli atti», ragione per cui «le autorità di polizia non avrebbero potuto in alcun modo procedere al fermo».
«Quello che ritengo gravissimo – aveva sottolineato il deputato – è che questa persona viva liberamente in Italia, malgrado i conti correnti bloccati, segno evidente che qualcuno la stia supportando sul piano logistico e politico».
Bonelli, tra l’altro, poco prima dell’arresto di Zambelli, ha avvisato che la donna si trovava «in un appartamento a Roma».
Su Repubblica di oggi Zambelli si difende: «Sono innocente, non ho nulla da nascondere. Sono stata condannata per motivi politici, ma sono innocente. Sono venuta in Italia perché sono italiana e vorrei continuare a vivere qui». «Non c’è nessuna prova contro di me. Sono stata incastrata da questo hacker – ha insistito –. L’ho conosciuto per caso ma non ho nulla a che fare con lui. Io sono la più votata in Brasile, ho preso un milione di voti. Sono una perseguitata politica. Il giudice che mi ha condannato è un dittatore». «So che Flavio Bolsonaro, il figlio del presidente, ha parlato con Matteo Salvini della mia situazione – ha aggiunto mettendo allo scopeto gli stretti legami del governo italiano che l’strema destra brasiliana –. Non so se Salvini gli abbia promesso qualcosa, ma non siamo amici. Mi aspettavo qualcosa di più. Da Salvini, ma anche da Meloni che è amica di Trump. E Trump sa quello che sta succedendo in Brasile. Io sono la prima condannata, ma succederà a tanti altri. Ho amici in comune con Musk. Lui è finito sotto processo in Brasile perché non ha bloccato il mio X. Poi c’è la sinistra. Angelo Bonelli che ha parlato molto male di me. La sinistra ha protestato per l’estradizione di Almasri, che si è macchiato di crimini contro l’umanità. Invece non dice nulla sull’estradizione di una cittadina italiana perseguitata per motivi politici».
*Foto presa da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza
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