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Il "colpo di Stato" dei super-ricchi minaccia la sicurezza e la democrazia: un appello globale

International Trade Union Confederation (ITUC), Greenpeace, International Peace Bureau (IPB), International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN), Oxfam e 350.org sono i promotori dell’«appello globale all’azione: per una democrazia che garantisca pace e prosperità per tutti», firmato successivamente da altre organizzazioni impegnate per la pace, la giustizia climatica ed economica, prime fra tutte Rete italiana Pace Disarmo (RiPD), The Conflict and Environment Observatory, The Democracy and Workers’ Rights Center of Palestine (DWRC), Equidem, FOCUS on the Global South, Global Social Justice, IBVM/CJ, International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW), International Union of Socialist Youth (IUSY), LWF Waking the Giant, National Campaign for Sustainable Development-Nepal (NACASUD), Olof Palmes International Center, PAX Christi International, Peace Boat, Solidar, Women’s International League for Peace and Freedom (Wilpf) e WSM We Social Movements.

Qui il testo integrale internazionale in inglese

Qui il testo integrale tradotto in italiano

In vista dell’80° anniversario di Hiroshima e Nagasaki, le organizzazioni promotrici della dichiarazione congiunta chiedono ai governi e alle istituzioni internazionali di «riaffermare il loro impegno per un mondo libero dalle armi nucleari» «e di dare priorità allo sviluppo sostenibile rispetto al militarismo». Secondo i firmatari dell’appello, la sicurezza e la convivenza civile si costruiscono attraverso la promozione del lavoro, della giustizia economica e climatica, la solidarietà internazionale, il welfare.

L’appello denuncia la vera «minaccia alla sicurezza collettiva», quello che chiama un vero e proprio «colpo di Stato dei miliardari contro la democrazia», che nasce dalla concentrazione di ricchezze, influenze e potere decisionale nelle mani di pochi super-ricchi, i quali intendono smantellare il multilateralismo dei diritti per affermare i propri interessi. «L’influenza di questa élite sta favorendo l’ascesa di regimi autoritari, privando il popolo del potere collettivo, accelerando il rafforzamento delle strutture militari e il cambiamento climatico, mentre sottrae risorse allo sviluppo umano e alla costruzione della pace».

Finché l’1% della popolazione globale deterrà più ricchezza del 95% più povero, sarò impossibile interrompere il «ciclo di povertà, disordini sociali e instabilità politica, contribuendo all’aumento dell’autoritarismo».

Il “colpo di Stato” dei miliardari di ripercuote sulle scelte strategiche dei governi, che oggi puntano all’«espansione militare rispetto alla protezione sociale o allo sviluppo sostenibile, minando i diritti dei lavoratori e aumentando il costo della vita, tagliando contemporaneamente i programmi sociali essenziali».

Leggi l'appello integrale con le richieste dei firmatari

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