
"L'approccio ideologico di Meloni blocca la transizione energetica". Commento del WWF all'intervento alla COP29
«L'approccio ideologico è quello di chi vuole bloccare la transizione energetica con suggestioni lontane e non soluzioni, come la fusione nucleare. Approccio utile solo alle fonti fossili», ha osservato il WWF Italia commentando gli interventi della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, alla COP29, ieri il 13 novembre.
Questo il comunicato che l’Associazione ha diffuso subito dopo su Telegram:
«A Baku Meloni ignora l’urgenza evidenziata dalla comunità scientifica, che ci dice che bisogna abbattere le emissioni climalteranti rapidamente, e ignora i risultati concreti delle rinnovabili e della transizione energetica.
In un 2024 che è candidato ad essere l’anno più caldo di sempre da quando avvengono le rilevazioni delle temperature e in cui i fenomeni meteorologici estremi colpiscono persone e attività produttive con una frequenza sempre maggiore, il WWF richiama la necessità di una COP 29 focalizzata sulle risorse da destinare all’attuazione delle soluzioni che sono oggi concretamente disponibili e compatibili con gli equilibri complessivi del pianeta.
«Nel suo intervento la presidente Meloni ha parlato di approccio ideologico e non pragmatico: ma la nostra impressione è che oggi venga ostacolato, proprio per ragioni ideologiche oltre che per interessi economici, proprio il pragmatismo di chi negli ultimi decenni ha faticosamente costruito la strada verso la transizione energetica, sulla base di un approccio fortemente scientifico e globalmente condiviso», ha dichiarato il presidente del WWF Italia Luciano Di Tizio.
«Se avessimo ascoltato i profeti del nucleare e del fossile, che pure hanno molto rallentato la transizione energetica, oggi saremmo del tutto impreparati di fronte all’emergenza climatica che riguarda tutti noi – ha continuato Di Tizio –. E invece, proprio in difesa non solo del pianeta come lo conosciamo ma anche di tutte le persone che lo abitano, istituzioni, scienziati e cittadini in tutto il mondo continuano a battersi affinché venga finalmente intrapresa una strada diversa, che qualcuno sta cercando di contestare con tutti i mezzi, compresa la disinformazione. Dire che bisogna considerare la natura con al centro l’uomo, come richiamato dalla presidente Meloni, equivale a dire che senza natura non c’è l’uomo: il panda (la specie più a rischio) oggi siamo proprio noi esseri umani, lo diciamo e lo richiamiamo con forza in queste giornate di dibattito sul futuro dell’umanità».
Il presidente del WWF Italia ha concluso con la constatazione che «il cambiamento climatico, con gli effetti che produce, oggi è tristemente cronaca. Ce lo ricordano l’ecatombe di Valencia e il susseguirsi di eventi estremi che hanno flagellato anche il nostro Paese. Continuare con il benaltrismo tecnologico, mentre la stessa Agenzia Internazionale per l’Energia riconosce che oggi le tecnologie più vantaggiose da tutti i punti di vista sono le fonti rinnovabili, in particolare fotovoltaico ed eolico, ci farà solo perdere tempo, vite umane, natura e attività economiche. Tempo che dobbiamo dedicare a governare e cogliere le opportunità della transizione energetica, mentre adottiamo misure di adattamento e ricostruiamo la natura per poter gestire la crisi climatica ormai in atto».
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