Giornata dei Diritti Umani: tanti eventi contro guerra e riarmo
Sono numerosi gli eventi e le iniziative promosse oggi dalla società civile in tutta Italia per la pace e per la riduzione delle spese militari, in occasione della Giornata mondiale dei Diritti Umani, voluta dalle Nazioni Unite per ricordare la proclamazione della Dichiarazione universale dei Diritti umani il 10 dicembre 1948. Gli eventi organizzati in questi giorni si inseriscono nel solco delle mobilitazioni e delle giornate d’azione degli ultimi anni, scrive la Rete italiana Pace e Disarmo (RiPD), per riproporre «all'attenzione dell'opinione pubblica e della politica la necessità di cambiare rotta: perché il tempo della Pace è ora! Ormai è chiaro: non sarà certo con riarmo e scelte di violenza che si potranno ridurre le guerre».
Le organizzazioni che aderiscono alla RiPD, insieme a Sbilanciamoci, Europe for Peace, Assisi Pace Giusta e Fondazione PerugiAssisi, ribadiscono che «il cuore dell’iniziativa è ancora una volta la costruzione di percorsi di Pace a partire dal riconoscimento e dalla protezione, con scelte politiche concrete, dei Diritti Umani». Cessate il fuoco, aiuto umanitario, diritto internazionale, stop ai “doppi standard” tra Paesi di serie A e Paesi di serie B, rilancio del multilateralismo e del ruolo dell’Onu come arbitro globale sono i temi chiave di questa giornata, secondo le intenzioni dei promotori. Come anche l’«appello per mobilitare il Paese a difesa dell’Articolo 11 della nostra Costituzione contro la politica, la cultura, l’economia di guerra. Scelte che invece sia il governo italiano che l’Unione Europea (ed altri Stati Membri) hanno intrapreso e stanno imponendo, facendoci scivolare progressivamente verso il baratro di una guerra globale». Perché «vogliamo rendere evidente l’alternativa di Pace che tante persone invece chiedono: contro la loro complicità, inazione e ignavia nei confronti dei conflitti, dei massacri, degli stermini, dei genocidi, delle violazioni del diritto internazionale e umanitario».
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