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Abolita la pena di morte nello Zimbabwe. A meno di stato d'emergenza

Abolita la pena di morte nello Zimbabwe. A meno di stato d'emergenza

Lo Zimbabwe ha ufficialmente abolito la pena di morte: il 31 dicembre, il presidente Emmerson Mnangagwa ha approvato un disegno di legge che commuta in reclusione le sentenze di circa 60 condannati a morte.

Il leader dello Zimbabwe aveva espresso pubblicamente la sua opposizione alla pena di morte dal 2017, alla quale lui stesso fu condannato – pena poi sostituita con una pena detentiva di 10 anni – per aver fatto saltare in aria un treno durante la guerra di liberazione del suo Paese dal giogo della minoranza bianca. Ha anche utilizzato i suoi poteri presidenziali in diverse occasioni per commutare condanne a morte.

Amnesty International ha accolto con soddisfazione la nuova legge. «Prima della firma odierna del disegno di legge – riferisce la nota dell’associazione – il Codice penale dello Zimbabwe, il Codice di procedura penale e il Defence Act consentivano la pena di morte nei casi di omicidio commesso in circostanze aggravanti. Una nuova disposizione del Defence Act introdotta dal Death Penalty Abolition Act del 2024 consente il ripristino della pena di morte quando viene dichiarato uno stato di emergenza pubblica ai sensi della sezione 113 della Costituzione». Per questo la direttrice esecutiva di Amnesty International Zimbabwe, Lucia Masuka, ha dichiarato che l’associazione «plaude alla decisione dello Zimbabwe di abolire la pena di morte per tutti i reati, ma si rammarica della possibilità che venga reintrodotta durante lo stato di emergenza ai sensi del Defence Act». 

«Questo non è solo un grande progresso per lo Zimbabwe, è anche un raggio di speranza per il movimento abolizionista nella regione e una pietra miliare importante nella ricerca collettiva globale per porre fine a questa punizione crudele, disumana e degradante.  Con l'emanazione del Death Penalty Abolition Bill, lo Zimbabwe ha compiuto un passo importante verso l'allineamento delle sue leggi agli standard internazionali sui diritti umani. Le sue azioni trasmettono anche un messaggio chiaro sull'importanza fondamentale di proteggere il diritto alla vita e alla dignità umana». «Esortiamo le autorità a procedere rapidamente verso una completa abolizione della pena di morte, rimuovendo la clausola inclusa negli emendamenti al disegno di legge che consente l'uso della pena di morte per la durata di qualsiasi stato di emergenza pubblica».

A oggi, 24 Paesi africani hanno completamente abolito la pena di morte, tra cui quattro (Ciad, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone e Zambia) che lo hanno fatto dal 2020. A livello globale, 113 Paesi sono completamente abolizionisti.

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