
Dalla Grande Moschea di Parigi, l'invito al papa a un incontro per «l'amicizia tra cristiani e musulmani in Europa»
Il Centro Federico Peirone della Chiesa cattolica di Torino, che tra l’altro edita la rivista Il dialogo al-hiwàr, informa che la Grande Moschea di Parigi «invita il Papa a un incontro di amicizia tra cristiani e musulmani».
Il rettore della Grande Moschea di Parigi, Chems-eddine Hafiz, è stato ricevuto in udienza il 10 febbraio da papa Francesco in Vaticano, dove ha proposto l'organizzazione di un evento interreligioso a Parigi. Sotto il patrocinio del Papa, questo incontro dovrebbe sancire «l'amicizia tra cristiani e musulmani in Europa».
«In Europa, la fraternità tra cristiani e musulmani (...) è tuttavia minacciata dall'indifferenza, dalla disumanizzazione, dalla paura dell'altro e del domani», scrive Chems-eddine Hafiz in una lettera che ha consegnato a papa Francesco.
All’evento sarà assicurata la partecipazione dei leader della comunità ebraica, ha affermato durante la presentazione Chems-eddine Hafiz, che, nella lettera al pontefice, deplora il fatto che l'Islam sia percepito in Occidente attraverso il «prisma deformante del terrorismo e della violenza». Potrebbe svolgersi già quest'anno, ha detto, «e richiamare il nome di Sant'Agostino, figura di convergenza tra le terre d'Oriente e d'Occidente».
Il rettore – che è anche presidente del nuovo Consiglio di coordinamento europeo Ammale, movimento che riunisce i leader musulmani d'Europa – ha riferito che papa Francesco ha dato il suo accordo di principio e gli ha chiesto di rivolgersi al card. George Koovakad, nuovo prefetto del Dicastero per il dialogo interreligioso. Chems-eddine Hafiz aveva già avuto un primo colloquio con p. Laurent Basanese, delegato per lo stesso Dicastero e direttore del Centro studi interreligiosi della Pontificia Università Gregoriana.
*Foto ritagliata di Jean-Pierre Dalbéra tratta da Flickr
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