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SI DIMETTE NEGLI USA CAPPELLANO UNIVERSITARIO: "SONO PRETE E GAY, IN DISACCORDO CON IL VATICANO"

Tratto da: Adista Notizie n° 7 del 28/01/2006

33195. COLLEGEVILLE-ADISTA. "Poiché non posso più rappresentare, spiegare e difendere con onestà l'insegnamento della Chiesa sull'omosessualità, sento di dover dare le dimissioni". In una e-mail inviata a metà dicembre al corpo docente, all'amministrazione e agli studenti della prestigiosa St. John's University di New York, il cappellano e direttore del campus ministry, il benedettino p. Robert Pierson, ha comunicato così la sua decisione di abbandonare il suo ministero, a partire da metà gennaio, definendosi "un prete gay celibe" e affermando la sua impossibilità di accettare la nuova politica anti-gay espressa recentemente dal Vaticano (v. Adista n. 84/05). "Non ritengo che la mia sessualità sia ‘oggettivamente disordinata' o che mi ponga in una situazione che mi impedisca seriamente di relazionarmi correttamente con uomini e donne", ha affermato citando il documento. "Non sono infallibile, ma non posso rimanere in silenzio sul mio disaccordo in coscienza con questo documento, o sull'insegna-mento della Chiesa riguardo all'omosessualità".

È The Record, il giornale dell'Università, a riportare alcuni stralci della lettera e a raccontare come sono andate le cose. "Sapendo che avrebbero potuto esserci conseguenze – ha affermato p. Pierson – ho preferito rassegnare le mie dimissioni piuttosto che criticare il documento e restare all'interno del ministero presso il Campus". Ministero che consisteva nel dare assistenza spirituale agli studenti, nel celebrare la messa, nell'organizzare un laboratorio di accrescimento della consapevolezza riguardo alle tematiche di orientamento sessuale.

"Dopo una gestazione (del documento del Vaticano sui seminaristi gay, ndr) così lunga, si poteva pensare che ne uscisse un documento migliore", ha detto Pierson. "È stato scritto da qualcuno nella Congregazione per l'Educazione a Roma, e non so quanto sia stata ampia la consultazione prima della stesura". È importante, ha spiegato, stabilire dei criteri per l'idoneità o meno del candidato al sacerdozio. Ma il motivo delle sue dimissioni sta proprio nei criteri stabiliti dal Vaticano: "Che una persona sia gay o meno è ininfluente", ha detto. "Il punto è se la persona è psicologicamente e funzionalmente in grado di vivere una vita celibe sana".

Ora p. Pierson si ritirerà "a vita privata" nel monastero benedettino a cui l'Università (fra le prime tre degli Stati Uniti per numero di studenti e prestigio, insieme all'annesso College of Saint Benedict, ramo femminile dell'istituzione) fa capo. "Non farò un lavoro presso l'Università o la parrocchia - ha dichiarato -. Non lascerò il monastero né il sacerdozio. Mi ritiro da un ruolo pubblico". "Ora è il momento - ha poi aggiunto - di lasciare che anche altri diano delle risposte: è uno dei motivi per cui ho deciso di condividere la mia scelta di dare le dimissioni".

Nei confronti di Pierson sono stati espressi stima e apprezzamento; il presidente del-l'Università, Dietrich Reinhardt, ne ha sottolineato, in una dichiarazione in risposta alla sua e-mail, l'integrità, il coraggio e la saggezza. "Ci vuole grande coraggio – ha detto Reinhardt – per prendere decisioni dure che sono basate sulla coscienza e ci vuole abbondante saggezza per pianificare la propria vita di conseguenza"; "Ha pensato a lungo e ha pregato con intensità sui temi della sessualità e della Chiesa. Lo appoggio nella sua decisione di dare le dimissioni".

Resta da vedere se quello di Bob Pierson resterà un caso isolato o meno: il parroco Leonard Walker ha lasciato il suo incarico a Mesa, in Arizona, in segno di protesta per il documento vaticano sui gay. Thomas J. O'Brien, gesuita, di Bloomfield Hills, Michigan, ha rivelato pubblicamente il suo orientamento gay affermando che il documento vaticano promuove il "bigottismo". (ludovica eugenio)

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