"CRISTO SI È FERMATO A PIAZZA SAN PIETRO?" SILENZI E OMISSIONI SULLE VIOLENZE CONTRO I ROM
Tratto da: Adista Documenti n° 42 del 31/05/2008
DOC-1998. ROMA-ADISTA. Campi nomadi dati alle fiamme. Uomini, donne e bambini, sguardi pieni di paura o di rassegnazione, portati via senza saper dove, vittime della logica del capro espiatorio, logica che porta voti, certo, ma non la sicurezza vera, quella di una vita dignitosa in un ambiente sereno e accogliente. E di fronte alla caccia al Rom - di così sinistra memoria -, agli assalti ai campi, ai blitz della polizia in piena notte (ma con stuolo di giornalisti al seguito), di fronte all’Italia delle ronde, delle provocazioni razziste, di un pacchetto sicurezza che allarma la pur non innocente Europa, del reato di immigrazione clandestina - massima espressione di barbarie in un mondo in cui le merci circolano, al contrario degli esseri umani, con libertà totale - di fronte a tutto questo, non c’è affatto stata una rivolta morale degna di questo nome. Lo rileva con grande vigore, e con grande dolore, il giornalista e scrittore Ettore Masina, nell’ultima delle sue Lettere, quella di maggio, dal titolo Derattizzare, citazione di una ‘perla’ del direttore di Radio Padania, secondo cui è più facile derattizzare una zona che liberarsi dai Rom. Ma non è il razzismo della Lega a preoccupare maggiormente: molto più grave è il silenzio, l’assenza di indignazione, la mancanza di compassione da parte del papa e dei vescovi (e di tanta parte del mondo cattolico, ma per fortuna non di tutto) - su cui Masina spende parole vibranti -, dei cittadini che pure, due anni fa, andarono a votare un referendum in difesa della nostra Carta costituzionale, del presidente della Repubblica, della cosiddetta opposizione. Di seguito la Lettera di Masina. (c. f.)
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