
«Dio disapprova»: Chiese del Ghana contro i diritti Lgbt
Il 22 maggio, il Parlamento del Ghana ha respinto all'unanimità la proposta di legalizzazione del matrimonio omosessuale perché il disegno di legge non risponde ai valori culturali e nazionali del Paese africano.
Con questo pronunciamento, l'assemblea dei votanti si è dimostrata pienamente allineata ai dettami delle Chiese cristiane ghanesi, che in chiusura della loro assemblea annuale si erano espresse in merito con un comunicato stampa, invitando la classe politica del Paese ha sostenere con forza l'identità culturale nazionale: «Il governo – affermano il Consiglio Cristiano del Ghana (CCG) e la Conferenza episcopale cattolica del Ghana (GCBC) – non deve farsi intimidire dalle pressioni esercitare da alcune lobby internazionali sul Ghana per l'introduzione di una legislazione favorevole ai diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt) come nel caso dei matrimoni e delle relazioni omosessuali, perché sono estranei alla cultura del Ghana». Le Chiese ghanesi si dicono disponibili a «fornire la necessaria assistenza pastorale» a chiunque, ma nel caso delle persone Lgbt «in modo non condiscendente», perché quelle omosessuali sono «unioni inaccettabili che il nostro Dio disapprova».
* Immagine di Jeremy Segrott, tratta dal sito Flickr, licenza e immagine originale. La foto è stata ritagliata. Le utilizzazioni in difformità dalla licenza potranno essere perseguite
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