
L'indifferenza verso i palestinesi e la «mattanza di Gaza»
MILANO-ADISTA. Paralleo Palestina – sito web che «vuole parlare di diritti umani e di pace basandosi sul rispetto del diritto internazionale» e «promuovere la piena integrazione sociale individuale e collettiva, economica, politica, la parità di genere, la libertà e la democrazia, rifiutando la separazione, i luoghi comuni e le facili verità» – ha pubblicato ieri una lettera, indirizzata al Corriere della Sera, a commento e critica di un articolo apparso sul quotidiano il 12 agosto e intitolato “Corbyn e Israele, un punto di non ritorno”.
Ecco le rimostranze del signor Ugo Giannangeli:
«Nell'articolo di Paolo Lepri di ieri su Corbyn e Israele Lepri definisce "terroristi" i palestinesi che uccisero gli atleti israeliani a Monaco nel 1972. Non intendo discutere in questa sede la correttezza o meno della definizione e mi limito a una domanda: come definisce Lepri i cecchini israeliani che dal 30 marzo continuano ad uccidere a sangue freddo donne, vecchi, bambini, invalidi, medici, paramedici e suoi colleghi giornalisti? Se non li definisce terroristi potrebbe spiegarne le ragioni? E a proposito di omaggi, sa Lepri che una moltitudine di ebrei va a Hebron a rendere omaggio a Baruch Goldstein che nel 1994 uccise 29 palestinesi in preghiera e ne ferì 125? la sua lapide è meta di pellegrinaggi e l'epitaffio definisce Goldstein «martire con le mani pulite e il cuore puro». Credo che l'indifferenza della comunità internazionale verso i diritti dei palestinesi ed in particolare ora verso la mattanza di Gaza sia un punto di non ritorno della umanità tutta. Distinti saluti, Ugo Giannangeli, Veniano (CO)".
*Foto assunta da Zero0000 tratta da Wikimedia Commons immagine originale e licenza
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