
Valdesi e metodisti: no al docente di religione nelle commissioni d'esame di terza media
ROMA-ADISTA. La presenza dell’insegnante di religione cattolica (Irc) nelle commissioni d’esame delle scuole secondarie di I grado – una novità introdotta negli esami che si sono svolti nello scorso mese di giugno – è «l’ennesimo vulnus inferto al carattere laico e plurale della scuola pubblica». È quello che ha ritenuto il Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi (che si è svolto a Torre Pellice dal 26 al 31 agosto, v. Adista Notizie n. 30/18) che, come atto conseguente, ha deciso di dare mandato alla Tavola valdese e al Comitato permanente dell’Opera per chiese evangeliche metodiste in Italia (Opcemi) di prendere iniziative per la revoca del decreto legge 62/2017, la norma che ha allargato le commissioni anche ai docenti di religione cattolica.
Nei mesi scorsi il Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) aveva aderito al documento “Docenti Irc commissari d’esame?” del Coordinamento nazionale “Scuola e Costituzione” che contestava il decreto 62, denunciando «l’incongruenza di tale nuova norma» e ritenendolo «discriminante nei confronti di coloro che non hanno scelto alcuna attività o la non presenza a scuola durante l’ora di religione cattolica».
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