
Culto evangelico di Rai Radio 1: prima che il gallo canti
ROMA-ADISTA. Devono mettere la sveglia all’alba coloro che vogliono ascoltare su Rai Radio Uno il Culto evangelico della domenica. Da domenica 16 settembre, infatti, il palinsesto della Rai è cambiato e la trasmissione del Culto evangelico, prodotta in convenzione con la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei), è stata anticipata dalle ore 9.05 alle 6.35 della mattina.
«Si tratta della terza variazione oraria che il Culto evangelico subisce dal gennaio scorso, un fatto che ha creato e certamente creerà disorientamento tra i nostri ascoltatori», commenta il presidente della Fcei, il pastore Luca Maria Negro, aggiungendo riguardo al passaggio alle 6.35: «Avremmo preferito ritornare al nostro orario tradizionale delle 7.30, quello che abbiamo mantenuto per decenni. Tuttavia, questa richiesta, che pure avevamo avanzato, non è stata accolta».
Il nuovo palinsesto definito dalla direzione di Roberto Pippan, smantella dopo pochi mesi la lunga maratona domenicale delle rubriche religiose di Radio1, ideata dal precedente direttore Gerardo Greco, che partiva con il Culto evangelico alle 9.05 fino all’Angelus in piazza San Pietro alle 12.15.
«Quella delle 9.05 – spiega Negro – è stata un’esperienza durata 8 mesi che ha avuto la grave conseguenza di precludere la messa in onda del Culto evangelico in Friuli Venezia Giulia, Trentino e Sardegna per la concomitanza con la programmazione regionale. In positivo, il nuovo orario ci permette di recuperare l’ascolto delle tre regioni».
Più ottimista il pastore Luca Baratto, curatore della trasmissione. «Le 6.35 rappresentano un orario particolarmente mattiniero, ma fanno comunque parte del prime time antimeridiano di Radio1 – spiega –. Speriamo che i nostri fedeli ascoltatori possano continuare a seguirci come hanno sempre fatto in passato».
Sicuramente dovranno spostare indietro le lancette della sveglia
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!