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La vignetta di “Jesus” non piace ai lettori. Sergio Staino lascia Avvenire

La vignetta di “Jesus” non piace ai lettori. Sergio Staino lascia Avvenire

Sergio Staino, il contestatissimo vignettista di Avvenire, ha rassegnato le dimissioni. Lo ha fatto con una lettera aperta, pubblicata sul quotidiano dei vescovi domenica 21 ottobre, indirizzata al Direttore Marco Tarquinio.  Ideatore del noto personaggio di Bobo e fondatore del settimanale satirico Tango, Staino ha iniziato a pubblicare la sua striscia “Hello Jesus” da ottobre 2017, ogni domenica, poco dopo la cessazione dell’incarico di direttore dell’Unità, (durato da settembre 2016 ad aprile 2017).

Ha ceduto matita e colori spiegando le proprie ragioni in una nota intrisa di stima e rispetto per il giornale e per i suoi contenuti; la «carica rivoluzionaria» del suo Jesus, che «suona il basso, legge “internazionale” e ha la mamma ancora giovane che forse vede su Netflix qualche serial di troppo», scrive nella lettera a Tarquinio, probabilmente risultava «poco comprensibile» da chi, per età e formazione, non è abituato a frequentare la satira ed il fumetto. Il vignettista spiega come l’iniziale speranza sulla temporaneità delle voci dissonanti e rancorose elevatesi contro la sua arte, a distanza di un anno, non ha trovato riscontro nella realtà e le critiche dense di «cattiveria» rivolte alla sua persona, al giornale e persino a « a colui che oggi guida il mondo cattolico», erano divenute ormai insostenibili. Da qui la decisione di lasciare, poichè tali invettive hanno contribuito a far «mancare quella serenità di fondo che permette di far incontrare il sorriso fraterno laico con un sorriso fraterno cattolico».

«Caro Sergio, pensavo a tutto meno che a metterti in una condizione che ti avrebbe tolto serenità - ha replicato il direttore Tarquinio in una nota dai toni altrettanto fraterni -.  Ti ringrazio per la tua schiettezza e il tuo rigore morale. E mi dispiace, mi dispiace davvero». Il Direttore di Avvenire si dice non sorpreso della perdita di serenità e delle reazioni di «persone, turbate e in qualche caso eccitate anche solo dall’idea di un «ateo che disegna per “Avvenire”», aggiungendo «però, che non somigliano, quelle parole arse e brucianti, ai pensieri e alle parole di tanti cattolici accanto ai quali io cammino dentro le pagine di questo giornale».  «Ognuno porta la luce che ha, e accende quella che trova o che gli viene donata lungo il cammino. Tu sei così…Diranno che ora sei senza avvenire, ma non è vero», conclude con un giro di parole Tarquinio, ringraziando il suo -ormai ex- vignettista. 

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