
I cattolici democratici guardano al futuro: al convegno C3dem si parte dalla Laudato si'
Dove sono finiti i cattolici democratici? Il quesito sembra tornare periodicamente ad animare il dibattito nazionale sul rapporto tra fede e politica, come dimostra anche la recente inchiesta del vaticanista Paolo Rodari di Repubblica.
La domanda è «legittima», commenta il coordinatore nazionale della rete “C3dem-Costituzione Concilio Cittadinanza” Sandro Campanini, «perché è evidente una debolezza “numerica” e la difficoltà a far percepire il proprio ruolo e il proprio contributo specifico sia per chi ha incarichi politici, sia per chi, come la nostra associazione, opera sul piano formativo e culturale».
Ma la domanda è «però anche un po’ fuorviante, perché tende a misurare l’incidenza di questo filone culturale sulla base di un “livello” precostituito un po’ teorico, desunto da un passato talvolta un po’ idealizzato e che non tiene comunque conto delle profonde trasformazioni che il sistema politico e sociale ha subito negli ultimi decenni».
Infine, questa domanda è anche un po' ingiusta, commenta ancora Campanini, perché «pone l’attenzione su cosa non c’è o su cosa dovrebbe o potrebbe esserci, mentre sarebbe altrettanto interessante uno sforzo per scoprire e valorizzare quello che c’è, ovvero le tante persone che tuttora si richiamano a quella tradizione ed esprimono, seppure senza “far notizia”, pensiero, elaborazione, formazione, proposte. Sono gruppi, associazioni, singole persone, anche riviste, siti web, blog, che in qualche modo continuano a operare nel tessuto sociale e culturale del Paese e a dare un contributo positivo».
Inoltre, se la presenza dei cattolici democratici si dimostra un po' scarsina nei palazzi del potere politico centrale, prosegue il coordinatore, «non va sminuito» il ruolo e l'impegno di molti di loro nelle amministrazioni locali, a contatto quindi con i cittadini, e nelle istituzioni europee, determinanti per le politiche nazionali.
Pochi o tanti, “leggeri” o “pesanti” che siano, i cattolici democratici aderenti alle rete C3dem si riuniranno a Modena il 1° dicembre prossimo, per il convegno dal titolo: “Cambiare rotta. Equità e sostenibilità alla luce della Laudato si'” (programma e alcune riflessioni sul sito della rete). «Un’occasione di approfondimento ma anche di proposta e di rilancio su temi di importanza decisiva per il nostro presente e il nostro futuro», spiega Campanini, in compagnia di illustri relatori, come Giannino Piana, Antonella Bachiorri, Leonardo Becchetti e Pier Virgilio Dastoli, Paolo Tomassone, Francesco Lauria e Marica Mereghetti.
«L’enciclica Laudato si’ di papa Francesco e tutto il dibattito che ruota attorno ai temi delle diseguaglianze, dei pericoli per l’ambiente e del futuro stesso dell’umanità – conclude Campanini – provocano, infatti, a cercare nuove strade e a percorrerle insieme con tutti coloro che hanno a cuore il bene del nostro pianeta e di chi lo abita. Anche la cultura cattolico democratica, per rilanciarsi e contribuire al futuro dell’Italia e dell’Europa, ha bisogno di esplorare nuovi territori – anche a rischio di qualche incertezza e certamente con un confronto approfondito – per provare a rispondere alle richieste di una politica, un’ economia e una finanza più rispondenti alle esigenze autentiche degli esseri umani e al dovere di consegnare ai posteri una terra bella e vivibile per tutti».
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