
Firmato il "Proclama di Parigi", in difesa dei Cristiani d'Oriente e altre minoranze
PARIGI-ADISTA. È stata firmata l’11 dicembre nella capitale francese il “Proclama di Parigi” per la difesa dei Cristiani d’Oriente e delle minoranze della regione, promosso dal Coordinamento dei Cristiani d’Oriente in Pericolo (CHREDO). .
I firmatari – leader religiosi cristiani (copti, armeni cattolici, chierici sciiti e sunniti, ortodossi) e musulmani di alto rango provenienti da Egitto, Iraq, Siria, Libano e Armenia – affermano, secondo la notizia dell’AFP, che «i migranti forzati (...) hanno il diritto di tornare a casa» e che «spetta al loro governo facilitare questo ritorno». «Confermano la necessità dell'uguaglianza in Oriente tra gli uomini indipendentemente dalla loro religione»; ritengono che «il danno fatto ai cristiani e agli yazidi da Daesh (acronimo arabo dell'organizzazione dello Stato islamico, ndr) o altri, per ragioni religiose, è una violazione dei veri precetti dell'Islam»; auspicano «la ricostruzione delle loro scuole e dei loro luoghi di culto distrutti»; invitano il Consiglio di Cicurezza delle Nazioni Unite a prendere le decisioni necessarie (...) per stabilire sanzioni chiare (...) contro gli Stati nonché le organizzazioni e le associazioni riconosciute ( ...) colpevoli di terrorismo».
I firmatari hanno concordato di «creare un comitato» per «monitorare l'attuazione di [queste] raccomandazioni». La loro difesa dei cristiani orientali, affermano anche, «non è legata a considerazioni religiose», ma al fatto che «sono esposti alla persecuzione».
*Foto tratta da Wikipedia immagine originale e licenza
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