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Lione, in vista della messa crismale, sacerdoti e laici chiedono partenza definitiva del cardinale Barbarin

Lione, in vista della messa crismale, sacerdoti e laici chiedono partenza definitiva del cardinale Barbarin

LIONE-ADISTA. Riunitisi martedì 26 marzo in un consiglio presbiterale e diaconale straordinario, sacerdoti e laici della diocesi di Lione hanno votato «all'unanimità» (quasi: esattamente 48 voti favorevoli su 50) la rapida e definitiva partenza del card. Philippe Barbarin, condannato il 7 marzo scorso dal Tribunale di Lione per aver coperto gli abusi sessuali di un prete pedofilo della sua diocesi. Questa è la breve coincisa restituzione che nel pomeriggio del 27 marzo p. Yves Baumgarten, vicario generale della diocesi di Lione, ha rilasciato ai media francesi, come scrive l’emittente France 3.

«È necessario trovare una soluzione rapida all'attuale crisi di governance (…). I consigli hanno espresso all'unanimità il desiderio che questa diocesi possa girare pagina» ha detto Baumgarten. All’incontro del 26 marzo, in «un clima di gentilezza e ascolto reciproco e una bella atmosfera di comunione e pace», erano presenti una sessantina di sacerdoti e laici che hanno espresso la propria «sofferenza e quella del corpo diocesano nel suo insieme e la profonda incomprensione dei segnali contraddittori inviati dalla nostra Chiesa questi ultimi giorni», ha detto il vicario, certamente riferendosi al respingimento delle dimissioni di Barbarin da parte di papa Francesco.

Una posizione che non è stata ben accolta dalla popolazione francese e che certamente non giova al clima di sfiducia che si è creato nella base cattolica del Paese. È un sondaggio del settimanale Témoignage chrétien a documentare «una crisi senza precedenti» della Chiesa cattolica in Francia, ripreso anche da Le Monde il 27 marzo scorso. Le risposte dei 1.001 intervistati adulti (il 48% dei quali sostenitori cattolici, tra cui il 14% praticante almeno occasionalmente) sono eloquenti: il 65% dei francesi pensa che il pontefice stia gestendo male questa crisi, mentre l'opinione di tutta l'istituzione ecclesiale appare profondamente degradata dallo scandalo di pedofilia e violenza sessuale che l’ha travolta. Il 56% degli intervistati dichiara di possedere una cattiva opinione della Chiesa, 24 punti percentuali in più rispetto al 2010.

Di fronte a questi dati, Baumgarten, insieme a mons. Emmanuel Gobilliard, vescovo ausiliare di Lione, sono corsi ai ripari e dovrebbero essere ricevuti in Vaticano già la prossima settimana dal card. Ouellet, prefetto della Congregazione per i Vescovi, a cui hanno chiesto un incontro urgente. Secondo France 3, che riferisce di aver contattato diversi sacerdoti della diocesi di Lione, laici e religiosi sarebbero in attesa di una decisione prima della "Messa crismale" del giovedì santo, dove tutti i sacerdoti della diocesi si riuniscono attorno al loro vescovo per simboleggiare l'unità della Chiesa. Un momento di comunione e condivisione che i sacerdoti della diocesi non sarebbero più disposti a vivere sotto l'autorità del card. Barbarin.

*Palazzo di Giustizia di Lione, foto di Fred Romero tratta da Flickr. Immagine originale e licenza

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