
Sud Sudan verso la pace? I nodi da sciogliere e l'esempio di Francesco
Un editoriale di Nigrizia, mensile dei missionari comboniani, torna sul “ritiro spirituale” dei politici sudsudanesi (10 e 11 aprile) il quale resterà impresso nella memoria collettiva per il gesto eclatante di papa Francesco che ha baciato i piedi ai leader rivali, Salva Kiir e Riek Machar, implorando il loro impegno per costruire la pace nel più giovane Paese africano, scosso da una guerra civile iniziata a fine 2013, a soli due anni dall'indipendenza.
«Francesco ha fornito un encomiabile contributo al processo di mediazione che vuole porre fine alla guerra civile», si legge nell'editoriale. Il papa ha incoraggiato le autorità civili del Sud Sudan «a diventare quei padri di cui la nazione ha tanto bisogno: non padri padroni, ma padri che promuovono vita».
Le parole e i gesti di Francesco, stando alle dichiarazioni successive, sembrano aver fatto breccia nel cuore dei due principali responsabili del conflitto, che oggi si dicono intenzionati a dare felice seguito al Revitalized Agreement on the Resolution of Conflict in South Sudan (R-ARCSS), l’accordo di pace siglato il 12 settembre 2018 ad Addis Abeba e che il 12 maggio prenderà forma nel governo di transizione nato da una condivisione dei poteri.
«Rimangono comunque molte incertezze», sottolinea Nigrizia, testata che in più occasioni ha evidenziato limiti e resistenze nel cammino di pacificazione in Sud Sudan. «I sudsudanesi, dopo tanti accordi disattesi, non intendono illudersi». I comboniani parlano di «tanti nodi da sciogliere»: il ruolo delle formazioni politiche e militari attive nel conflitto ma «grandi assenti» nel processo di pace; la «questione federalista» e la definizione di confini in un contesto di scontro etnico; il problema degli oltre 4 milioni di sudsudanesi sfollati o emigrati; il reintegro dei militari ribelli nell'esercito.
«L’augurio – conclude Nigrizia – è che le autorità civili e religiose accompagnino questa complicata transizione, con l’occhio fisso sull’esempio e l’incoraggiamento di papa Francesco».
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