
Immigrazione e violenza a donne e bambini in un incontro di tre episcopati latinoamericani
Forte solidarietà agli emigranti ed empatica vicinanza al dolore di tutti i bambini e le donne vittime di abusi sono manifestati nel “Messaggio” che ha chiuso l'incontro dei Consigli permanenti delle Conferenze episcopali di Bolivia, Cile e Perù”, svoltosi il 3 e 4 settembre. Il documento è firmato da Ricardo Centellas, vescovo di Potosí, presidente dei vescovi boliviani (CEB), Santiago Silva Retamales, vescovo castrense, presidente dei vesovi cileni (CECh) e Miguel Cabrejos Vidarte, arcivescovo di Trujillo, presidente dei vescovi peruviani (CEP).
«In questi giorni», affermano i vescovi, «abbiamo riflettuto e verificato la grave situazione migratoria di grandi proporzioni vissuta nei nostri Paesi, in particolare dai nostri fratelli venezuelani. Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà al popolo venezuelano, che negli ultimi tempi ha sofferto di difficili condizioni economiche, sociali e politiche nel proprio Paese. Rinnoviamo e apprezziamo l'impegno delle istituzioni della Chiesa cattolica di accogliere e servire i nostri fratelli che cercano migliori prospettive di lavoro e sicurezza per se stessi e le loro famiglie. Apprezziamo in particolare gli sforzi di molte persone che hanno dedicato il loro tempo e le loro risorse al servizio di coloro che soffrono delle condizioni migratorie più difficili».
«Riaffermiamo la nostra decisione e determinazione a continuare a rispondere al grave flagello di abusi sessuali contro minori e violenza contro le donne nei nostri Paesi», è l’impegno espresso nel “Messaggio”. «Il dolore delle vittime di questi crimini ci incoraggia a continuare i nostri sforzi per attuare misure di prevenzione efficaci, in modo che le nostre comunità diventino ambienti sani e sicuri in cui bambini, adolescenti e adulti vulnerabili trovino un clima di cura e sviluppo rispettoso della tua identità personale».
Infine, un occhio alla Madre Terra: «Essendo vicini alla celebrazione del prossimo sinodo panamazonico che si svolgerà a Roma», si legge nel testo, «esprimiamo il nostro interesse e la nostra volontà di collaborare ai processi di discernimento che avranno luogo in questo incontro vitale per rispondere meglio all'evangelizzazione e alla cura della Casa comune, a partire da un'ecologia integrale, dalla biodiversità e dagli ecosistemi di quella regione, che sono gravemente colpiti dall'attività umana.
*Foto di Goran Horvat da Pixabay, immagine originale e licenza
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!