
Il Cile verso una nuova Costituzione: una vittoria del popolo
Per il Cile, il momento è storico: se l’11 novembre, il presidente Sebastián Piñera annunciava l’intenzione di pensare ad una nuova Carta costitzionale, oggi è stato ratificato l’accordo fra governo cileno e opposizione per avviare la riforma. È una vittoria dei manifestanti che da settimane protestano per le strade del Paese: una nuova Costituzione è fra le principali richieste del popolo cileno. La Magna Carta vigente è ancora quella redatta e approvata sotto la dittatura di Augusto Pinochet, anche se nel corso degli anni ha subìto alcune modifiche.
L'accordo prevede lo svolgimento di un referendum nell'aprile 2020. La popolazione dovrà rispondere a due domande: se vogliono o no una nuova Costituzione; e quale tipo di organo dovrebbe scrivere il nuovo testo: una "convenzione costituzionale mista", composta per il 50% da parlamentari e per un altro 50% da cittadini eletti per l'occasione; o una "convenzione costituzionale", in cui tutti i suoi membri saranno eletti a tale scopo.
L’evnetuale nuovo testo sarebbe poi soggetto a ratifica in un altro referendum a suffragio universale obbligatorio.
*Proteste in piazza Baquedano e Santiago del Cile, 2019. Foto di Carlos Figueroa, tratta da Wikipedia, immagine originale e licenza,
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