Nessun articolo nel carrello

Reggio Calabria: permessi ai lavoratori immigrati senza residenza. La soddisfazione degli evangelici italiani

Reggio Calabria: permessi ai lavoratori immigrati senza residenza. La soddisfazione degli evangelici italiani

REGGIO CALABRIA-ADISTA. Nuova circolare della Prefettura di Reggio Calabria che invita i Comuni a rinnovare i permessi di protezione internazionale, sussidiaria e per richiedenti asilo senza più richiedere il certificato di residenza, ma iscrivendoli come «senza dimora», ovvero la condizione della stragrande maggioranza degli immigrati impegnati nei lavori agricoli stagionali nella Piana di Gioia Tauro che vive in campi “informali”.

Immediata la soddisfazione di Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, che ha appena avviato un progetto a Rosarno (Rc). «Quella per i permessi di soggiorno dei lavoratori agricoli stagionali titolari di protezione è stata una nostra battaglia sin da quando, sei mesi fa, abbiamo deciso di operare anche in Calabria – spiega – e oggi raccogliamo i frutti di una mobilitazione che ha coinvolto anche sindacati e associazioni di base. Apprezzando il risultato dei nostri interventi presso il Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Ministero, abbiamo fiducia che si stia aprendo una nuova fase in cui istituzioni e società civile concorrono a risolvere il dramma umano e sociale di migliaia di rifugiati che lavorano in condizioni di sfruttamento estremo nel settore vitale dell’agricoltura. Resta purtroppo – conclude – il grande problema delle tante persone irregolari che lavorano ‘in nero’, nella Piana di Gioia Tauro come in altre luoghi-chiave delle nostre produzioni agricole. E’ un tema che richiede un impegno forte e coraggioso da parte del Governo, per regolarizzare decine di migliaia di persone che, in tutto il territorio nazionale, si trovano in una situazione che li espone a ricatti e violenze e che di certo non accresce la sicurezza degli italiani. Sappiamo che la regolarizzazione è il primo passo di ogni percorso di integrazione e di contrasto all’illegalità, ed è in questa direzione che bisognerà muoversi con urgenza».

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.