
Il coronavirus si avvicina a Gaza: sarebbero «conseguenze terribili»
«Vista la situazione umanitaria» al collasso di Gaza, le conseguenze di una diffusione del coronavirus «sarebbero terribili». Così ieri il parroco di Gaza p. Gabriel Romanelli, parlando con con AsiaNews, manifestava la sua preoccupazione per la comparsa del Covid-19 in due abitanti nella Striscia. «Le autorità hanno avvisato – ha detto il sacerdote – che due persone sono state trovate positive al nuovo coronavirus. Si tratta di due concittadini di ritorno dal Pakistan» che «a quanto ne sappiamo – ha precisato – erano già in regime di isolamento. Entrambi si troverebbero in un luogo dedicato nei pressi di Rafah, al confine con l’Egitto». Dunque non sarebbero entrati nel territorio della Striscia.
Il pericolo di una espansione nei contagi nella Striscia preoccupa attivisti e organizzazioni non governative, scrive ancora l’agenzia. «La diffusione di Covid-19 – sottolinea in una nota Amit Gilutz, portavoce di B’Tselem, il Centro informazioni israeliano per i diritti umani nei territori occupati – sarebbe un enorme disastro, per le condizioni uniche determinate da oltre un decennio di blocco»: «un sistema sanitario fallimentare, estrema povertà e dipendenza dagli aiuti umanitari» provenienti dall’esterno.
*Foto tratta da pxhere, immagine originale e licenza
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