
I vescovi italiani stanziano altri fondi per aiutare i Paesi africani nella crisi pandemica
La Conferenza episcopale italiana ha destinato altri 3 milioni di euro dai fondi dell’otto per mille per aiutare Paesi africani e altri Paesi poveri nell’attuale situazione di crisi mondiale. Si vanno ad aggiungere ai 6 milioni stanziati precedentemente.
«Nella consapevolezza che, a causa della pandemia, la situazione già drammatica di tali Paesi può divenire devastante», si legge nel comunicato diffuso ieri, «la Presidenza Cei ha incaricato il Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo e la Caritas Italiana di elaborare una strategia d’azione che permetta di incrementare il numero dei progetti, selezionandoli tra quelli presentati dagli ospedali e dalle istituzioni cattoliche operanti sul territorio e ritenuti validi dopo la prima manifestazione di interesse». «Gli ambiti di intervento – è precisato – restano quelli sanitario e formativo. Considerata la gravità della circostanza, i progetti finanziati dovranno essere finalizzati entro tre mesi dall’erogazione del contributo richiesto».
Sono 222,5 i milioni di euro che la Cei ha destinato alla crisi sanitaria pandemica sul nostro territorio (v. Adista Notizie n. 13/20; Adista online del 31 marzo e del 6 aprile; Adista Notzie n. 15/20). Aggiungendo i milioni quelli stanziati per l’Africa e altre nazioni povere, la somma rappresenta circa un quinto dei fondi dell’otto per mille incassato nel 2019, pari a 1.133 milioni di euro (v. Adista Notizie n. 20/19).
*Foto di Pubblico Dominio tratta da Pxhere, immagine originale e licenza
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