
La Cina spia il Vaticano? "È la scoperta dell'acqua calda"
“Il partner cinese dell’Accordo (sino-vaticano, ndr) non è affidabile”: questo è il messaggio che passa di fronte all’operazione di spionaggio sulla posta della Segreteria di Stato, sulla diocesi di Hong Kong, sulla Missione di studio della Santa Sede a Hong Kong (che fa le veci di una nunziatura) attribuito alla Cina. Lo mette in evidenza l’agenzia AsiaNews (29/7) del Pime (Pontificio Istituto Missioni estere), il quale peraltro ha pagato le conseguenze dell’hackeraggio in quanto ha avuto la posta non funzionante per settimane.
Vien da chiedersi quanto sia affidabile la compagnia privata americana, la “Recorded Future”, con base a Somerville (Massachusetts), che ha scoperto l’operazione di spionaggio, dato che, osserva Asia News, «accade in un momento in cui le tensioni fra Cina e Stati Uniti sono ad un livello molto alto, e coinvolgono le accuse che gli Usa rivolgono alla Cina sulla libertà religiosa coartata per cristiani, uiguri, tibetani, ecc.». Il New York Times però, aggiunge l’agenzia, «esclude che il rapporto della “Recorded Future”, opera di privati, abbia qualche legame con l’amministrazione Trump».
L’operazione cinese rientrerebbe nel progetto di controllo che la Cina attua sulle religioni. Secondo la "Recorded Future", l’attacco è stato opera di un gruppo chiamato RedDelta, che è sponsorizzato dallo Stato cinese. «La compagnia Usa – informa AsiaNews – ritiene che l’attacco sia legato al tentativo di carpire segreti e spiare la posizione vaticana nell’imminenza di un possibile incontro fra delegazioni della Santa Sede e della Cina, che avrebbe come tema il rinnovo dell’Accordo provvisorio sulle nomine dei vescovi, firmato due anni fa e che scade il prossimo settembre».
Il Vaticano non ha rilasciato dichiarazioni sull’hackeraggo, ma forse non se ne preoccupano più di tanto: «Una personalità vaticana – riferisce l’agenzia – ha commentato: “Dire che la Cina spia il Vaticano è come scoprire l’acqua calda: ormai lo spionaggio e gli hacker sono divenuti un problema internazionale con cui convivere”».
*Foto tratta da get.pxhere.com, immagine originale e licenza
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